Al consiglio federale della Lega forse è stata data un’enfasi eccessiva. Davvero qualcuno pensava che da quella riunione potesse scaturire una scissione, con Giorgetti che sbatte i pugni sul tavolo e dice a Salvini che non è più il leader? Questo non accade nelle riunioni di partito. Salvini è andato in consiglio federale, ha mostrato i muscoli dicendo che decide lui e tutto è tornato come prima. Infatti oggi i giornali parlano di tregua tra Salvini e Giorgetti. Era scontato che venisse sancita una tregua, perché in questo momento la Lega di Salvini e quella di Giorgetti non hanno alcun interesse a spiattellare in pubblico i loro contrasti. Sarà sempre una guerra a bassa intensità, all’interno del partito, come è stato fino ad ora. Salvini vuole una Lega che interpreta la sua linea politica alla Bolsonaro, alla Orban, ovviamente in maniera più sfumata perché Salvini non è come questi personaggi. Ritiene però che la Lega possa sfruttare quel sovranismo per canalizzare la rabbia dei cittadini italiani. Giorgetti invece ritiene che la Lega possa trasformarsi in un partito più istituzionale, più draghiano. Giorgetti vuole sfruttare la scia di Draghi, come accade nel ciclismo quando sfrutti la scia di quello che ti sta davanti per poi provare a superarlo. Addirittura Giorgetti ha proposto un Draghi super presidente della Repubblica, che guida il Paese dal Quirinale. Una diversità di vedute che continuerà ad esistere nonostante l’esito del consiglio federale di ieri.
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Senza zucchero – il punto del Direttore Gianluca Fabi
Al consiglio federale della Lega forse è stata data un’enfasi eccessiva. Davvero qualcuno pensava che da quella riunione potesse scaturire una scissione, con Giorgetti che sbatte i pugni sul tavolo e dice a Salvini che non è più il leader? Questo non accade nelle riunioni…Leggi tutto