“Appello a Trieste” è la petizione on line promossa da Mitja Gialuz, presidente della Barcolana e docente di Diritto processuale penale all’Università di Genova, e dall’avvocato Tiziana Benussi, per dare al mondo un’immagine diversa di Trieste. Una città non più capitale dei no Vax e dei no Green pass, come è sembrata nei giorni delle proteste, bensì “capitale italiana della scienza” e che “della scienza si fida”.

La petizione “Appello a Trieste”

L’iniziativa, si legge sulla piattaforma Change.org su cui è stata pubblicata la petizione, mira a dar voce a “una comunità di persone razionali, responsabili e consapevoli che possono uscire dalla tempesta soltanto tutte assieme. Il vaccino ci restituisce la libertà”. A poche ore dal lancio “Appello a Trieste. Perché Trieste è scienza, lavoro, cultura e responsabilità” in poche ore ha raccolto migliaia di firme.

Oltre 40mila firme

Un successo che gli organizzatori non si aspettavano. Ne ha parlato Mitja Gialuz a Radio Cusano Campus nella trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente: “Abbiamo lanciato la petizione da poche ore e siamo a oltre 45mila firme – ha spiegato il presidente della famosa regata Barcolana – Numeri così elevati non me li aspettavo. Pensavo che questa petizione avrebbe intercettato la voglia di una maggioranza, troppo spesso è silenziosa, di far sentire la propria voce ma non avrei mai immaginato numeri del genere. Questo vuol dire che tante persone che, riflettendo e ragionando, hanno fatto il vaccino, per se stessi ma soprattutto per gli altri, avevano voglia di dire ‘ci siamo anche noi’.

Chi ha firmato la petizione

La petizione “Appello a Trieste” ha avuto il sostegno di nomi importanti della comunità scientifica e del mondo economico ma anche di personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura e di persone comuni. Il riscontro è stato trasversale: “Le firme arrivano soprattutto da Trieste, ma non solo. Hanno dato il loro appoggio anche i triestini che vivono altrove e da amici di Trieste – ha raccontato Mitja Gialuz – Abbiamo avuto firme eccellenti di persone che hanno vissuto e lavorato nella nostra città, come quelle di Diego Abatantuono e Gabriele Salvatores che hanno girato un bellissimo film a Trieste”.

Le polemiche sugli assembramenti durante la Barcolana poche settimane prima delle proteste al porto di Trieste

I contagi per coronavirus in Friuli-Venezia Giulia risultano raddoppiati nell’ultima settimana. Secondo il vicepresidente regionale con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, “l’impennata dei contagi è stata causata dalle manifestazioni nei giorni scorsi con una netta prevalenza di non vaccinati”.  E c’è chi ha puntato dito contro la tradizionale regata Barcolana di alcune settimane prima.

La risposta della Barcolana

Mitja Gialuz, presidente della Società Velica Barcola Grignano, organizzatrice della Barcolana, interviene sulle polemiche : “Esistono i fatti e non le interpretazioni. I fatti dimostrano che l’impennata dei contagi ci sia stata nelle settimane successive. Per legge le aziende sanitarie devono compiere i tracciamenti e i tracciamenti evidenziano che i focolai erano successivi ed estranei alla Barcolana perché si sono concentrati in alcune manifestazioni. In tutti i luoghi al chiuso della Barcolana era richiesto il green pass, vi era un’attenzione per evitare gli assembramenti statici, non vi erano manifestazioni senza mascherine di persone che erano a contatto con le altre. Ci sono le strumentalizzazioni e non mi scandalizzano ma esistono in fatti e i fatti parlano chiaro”.