Uno degli ultimi due rinoceronti bianchi settentrionali del mondo, una femmina di 32 anni, va in pensione dal programma di allevamento volto a salvare la specie dall’estinzione. Lo hanno comunicato gli scienziati la scorsa settimana. Najin, 32 anni, è la madre di Fatu, ormai l’unica donatrice rimasta nel programma che mira a impiantare embrioni sviluppati artificialmente in un’altra specie di rinoceronte più abbondante in Kenya. Non esistono maschi vivi di rinoceronte bianco settentrionale. Il loro numero è diminuito drasticamente a causa del diffuso bracconaggio.

Rinoceronte bianco settentrionale, le ultime speranze di salvarlo arrivano dalla scienza

Un team di Biorescue guidato da ricercatori del Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research in Germania sta correndo contro il tempo per salvare il mammifero più a rischio del mondo. “Il team ha preso la decisione di ritirare la più anziana delle due femmine rimaste, Najin, 32 anni, come donatrice di ovociti”, ha affermato Biorescue in una nota, citando considerazioni etiche. Sono stati presi in considerazione l’età avanzata di Najin e i segni di malattie di cui ha cominciato a soffrire.

L’ottimismo degli scienziati

Gli scienziati sperano di impiantare in madri surrogate embrioni ottenuti da cellule uovo di rinoceronte e sperma congelato da maschi deceduti. “Abbiamo avuto molto successo con Fatu. Finora abbiamo 12 embrioni puri di rinoceronte bianco settentrionale”, ha detto alla Reuters David Ndeereh, vicedirettore ad interim per la ricerca presso il Wildlife Research and Training Institute, un’agenzia statale del Kenya. Il team spera di poter consegnare il suo primo cucciolo di rinoceronte bianco settentrionale nei prossimi tre anni e una popolazione più ampia nei prossimi due decenni.

 

Servizio completo a cura di Misa Urbano in onda sabato 6 novembre 2011 dalle 21.00 all’interno del programma “Check In, mi sa che parto”. Canale 264 DTT.