Calcio: il campionato cadetto al microscopio

 

Serie B il punto dopo le vicende del campo dell’ultimo week-end: rallenta ancora, la capolista Pisa

Il Pordenone, fanalino di coda, contro ogni pronostico, esce dalla tana dei neroazzurri primi in graduatoria, con un punto d’oro. Anche se la strada per la Terra Promessa appare lunghissima

 

La classifica dice una cosa, il campo risponde con una diametralmente opposta. E per giunta nel tempo di recupero. E’ il Pisa, a passare alla cassa, ma per prima: la squadra neroazzurra non approfitta degli altrui inciampi e, forse, prende la partita con il fanalino di coda Pordenone sotto gamba. I friulani ringraziano e si portano a casa il secondo punto di un torneo assai tribolato. I gol sono stati segnati dal difensore Caracciolo, classe 1990, nel primo periodo. E Folorunsho al 96′!

Questa situazione ha l’effetto di accorciare la graduatoria per tutte le altre. Le quali, per ipotesi, non sognano, in maniera utopistica e illusoria, di concorrere per le prime tre posizioni, ammesso che la terza conti davvero. Ma almeno fa morale, vedere dei numeri che non si allungano eccessivamente. Non fa cadere in depressione chi abita e risiede nella parte grigia, neutra, della compagnia.

Il Brescia, zitto zitto, all’83’ con lo slovacco Nikholas Spalek, entrato 4 minuti prima, batte di misura una caparbia quanto tenace Cremonese, riguadagnando la seconda piazza. Il che non è male, per le rondinelle lombarde, per quanto di buono avevano mostrato nella primissima parte del torneo cadetto.

La terza piazza è un villino a quattro piani perché Lecce e grigiorossi sono ripresi da Reggina e Benevento. Gli amaranto calabresi strapazzano un Parma decisamente al di sotto delle attese. Al “Granillo” termina 2-1. L’undici meridionale ricorre a Menéz che non è di certo uno privo di tecnica e di rapidità. E il francese ancora sa dire la sua, piacevolmente. I giallorossi campani battono anzi surclassano (3-0) il Cosenza confermando le qualità organiche collettive, che sono da zona play-off, per la contentezza della tifoseria sannita.

Tra i rari risultati di parità lo 0-0 dello stadio di Via del Mare tra Lecce e Perugia mentre il Monza ricorre alla Zona Cesarini, per aver ragione del Cittadella.

L’Ascoli si perde per strada non solo punti tra le mura domestiche ma esce sconfitto (2-1) dal “Benito Stirpe”, e il Frosinone ringrazia per la dote.

Dalle parti basse della classifica c’è stato il grande esercizio delle neopromosse, a parte il Grifone non andato oltre le reti inviolate in terra salentina.

La Ternana ha avuto qualche problema nella prima mezzora ma ha saputo prendere le misure e superare due volte nel primo tempo il Vicenza. Nel secondo altre tre reti per un corposo 5-0. Per i calciatori del Presidente Bandecchi si tratta di 13 punti nelle ultime 5 partite. La risalita delle posizioni iniziò al “Brianteo”, con un gol al 95°.

E i minuti di recupero, questa settimana, hanno dato 3 punti e quindi 2 in più del pareggio che stava rallentando i brianzoli, a spese del Cittadella. Tante volte il football e la forte tolgono. Altre rendono indietro quanto sperperato. E’ uno di quei casi, per la compagine cara a Galliani.

L’Alessandria ha battuto 1-0 il Crotone reduce dallo stop inferto alla prima in classifica. Il Calcio sa raccontare anche questo tipo di “inciampi”, non credete?

Il Como ha con il gol di Gliozzi, vissuto la possibilità di uscire con il successo dal “Mazza” di Ferrara. Ma un’autorete ha permesso alla Spal di firmare l’1-1 per non guastarsi la colazione del lunedì mattina, tra bar e giornali. Un punto che sa procurare pane e companatico, talvolta, nello Sport, e soprattutto nel Calcio.