Vladimir Luxuria è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sul ddl Zan. “Mi auguro che nessun genitore tra i senatori che voteranno contro debba vedere le lacrime negli occhi di suo figlio che gli dice che non vuole più andare a scuola, vergognandosi anche di svelare il vero motivo per cui non vuole più andarci. Prima ancora che da senatore, la persona che voterà contro il ddl si dovrebbe sentire imbarazzata per non aver votato una legge che non punisce i reati di opinione, punisce quelle parole che incitano alla violenza, che ti annichiliscono, che ti fanno sentire inferiore”.

Sull’articolo 1 del Ddl Zan riguardo l’identità di genere. “Sulla questione dell’identità di genere se ne dicono veramente tante. In realtà significa solo che esistono persone che non si identificano nel loro genere anagrafico. Nella convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne si prevede una condanna alla violenza per identità di genere e questo è stato votato alla Camera e al Senato per la ratifica. Adesso sembra improvvisamente che identità di genere significhi convertire all’omosessualità e alla transessualità i bambini. Una cosa totalmente pretestuosa. Fino all’altro ieri Salvini andava in giro con la maglietta contro Papa Bergoglio con la scritta ‘il mio papa è Benedetto’ e adesso dice che vuole togliere l’identità di genere perché ascolta le parole del Santo Padre, sbugiardando anche Draghi che aveva parlato di stato laico. Italia viva dice che basta mettere transfobia al posto di identità di genere, ma il giudice deve sapere cosa significa e infatti l’articolo 1 va a specificare cosa vuol dire trans. L’unica spiegazione è che trovino dei pretesti per non farla approvare, perché modificarla significa farla tornare alla Camera e con i tempi che ci sono vuol dire non approvarla questa legge. Anche Fassina chiede modifica dell’articolo 1? Fassina è una grande delusione, ero andata anche ad ascoltarlo al Pigneto quando si era candidato alle primarie per Roma. Ma comnunque gli rispondo come risponderei ad Adinolfi, non mi interessa il colore politico di chi fa delle osservazioni. Ad oggi è stata votata la calendarizzazione con i voti di PD, M5S, Italia viva e del gruppo Autonomie. Quindi i voti per approvare il ddl ci sarebbero. Purtroppo c’è il voto segreto, quanto mi piacerebbe sapere, vedere le facce di chi vota. Se si va al voto c’è il rischio che la legge non venga approvata. Voglio augurarmi che, anche se a sinistra qualcuno voterà contro, ci possa essere qualcuno del centrodestra che magari potrebbe votare a favore. Può darsi anche che se non vengono accettati gli emendamenti, Italia viva potrebbe anche ricambiare posizione, del resto alle giravolte sono abituati”.

 

Luxuria alla camera ardente di Raffaella Carrà ha posizionato una bandiera arcobaleno sul feretro. “E’ stato un gesto spontaneo, non era programmato. Ho saluto i parenti e poi ho fatto un gesto che mi è venuto dal cuore, ho ripiegato questa sacca che avevo con me con i colori della Rainbow. La comunità Lgbt ha sempre amato Raffaella Carrà, amore ricambiato, lei di questo amore ha fatto anche motivo di orgoglio perché in moltissime dichiarazioni ha ribadito la sua vicinanza, il suo rispetto e il suo amore nei confronti di tutto il suo pubblico, ma in particolare della comunità Lgbt”.