Antonio Amoroso, segretario nazionale Cub Trasporti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Su ITA. “Quello del governo è un piano lacrime e sangue, destinato a creare una piccola compagnia da cedere poi a Lufthansa –ha affermato Amoroso-. In mezzo c’è stata una trattativa o sedicente tale tra il governo e la Vestager che imporrebbe dei tagli draconiani, non previsti neanche dai trattati europei, ma da una libera versione della Vestager per favorire la concorrenza. Gli stipendi li pagano a torsi e bocconi come si dice a Roma, in attesa che vengano versato ulteriori 100 milioni dal decreto sostegni bis per poter finire di pagarli, ma gli attuali amministratori straordinari hanno già dichiarato che non saranno pagate le 14esime. Se il governo Draghi pensa di gestire in questo modo le crisi industriali del nostro Paese, che Dio ce ne scampi! Siamo veramente alla svendita dei gioielli di famiglia. Draghi con un ghigno inopportuno ci ha comunicato che avremmo dovuto rinunciare alla bandiera nel logo e che la famiglia è una famiglia costosa. Il costo del lavoro in Alitalia da 25 anni è assolutamente in linea col costo del lavoro delle altre compagnie europee, addirittura oggi è al di sotto del costo del lavoro di RyanAir, quindi penso che il difetto sia stato di strategia. Noi abbiamo chiesto una commissione d’inchiesta, anche sugli sperperi dell’amministrazione straordinaria Gubitosi che ha speso i 900 milioni messi a disposizione da Calenda lasciando Alitalia nelle condizioni in cui versa ora. Se c’è un parlamento degno di questo nome dovrebbe chiedere conto di cosa sta succedendo”.