Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Auguri di pronta negativizzazione a Berlusconi, perché da quanto ho letto è positivo asintomatico –ha affermato Sileri-. Questo dimostra che nessuno è esente dal rischio di contagio, ovviamente maggior cautela nel mantenere la distanza, indossare la mascherina e lavare le mani. Il virus circola, dobbiamo mantenere alta la guardia.
Il tampone va fatto se ho avuto una condotta a rischio oppure ho avuto vicino a me un positivo. Se ovviamente ho la febbre potrebbe essere necessario fare il tampone e magari anche a chi è stato in contatto con me. Dobbiamo essere pronti a fare un numero importante di tamponi, anche quadruplicandolo, magari durante il picco influenzale, o quando sarà necessario farlo nelle scuole o nelle case per anziani. Dobbiamo essere pronti quando servirà, significa farli con giudizio.
E’ uno stato che va osservato, l’allerta c’è sempre stata. Questa crescita finchè è così contenuta è sotto controllo. 100 posti in tutta Italia rappresentano un numero basso, poi è possibile anche che alcuni che stanno in terapia intensiva siano positivi ma non sia quello il motivo per cui sono finiti in terapia intensiva. Se i numeri dovessero crescere significherebbe che c’è un aumento della circolazione del virus nelle persone più fragili. E’ più importante osservare questo numero piuttosto che quello dei contagi giornalieri. 100 è un numero ancora estremamente basso, siamo in una situazione a mio avviso ancora non a rischio.
L’errore è stato sottovalutare l’utilità delle mascherine all’inizio, è stato l’intero mondo occidentale a sottovalutarla, con una guida Oms che all’inizio è stata molto ondivaga. L’Oms a giugno disse che il peggio doveva ancora arrivare, una frase del genere sarebbe stato più opportuno dirla il 31 gennaio. Sgarbi multerà chi indossa mascherine a Sutri? Secondo me non serviva una circolare, sicuramente è provocatoria e agita le acque. Io vorrei vedere uno Sgarbi, un Salvini, dei politici che possano dire: scaricate Immuni, mettete la mascherina, non c’è colore politico, qui siamo tutti a combattere lo stesso problema. Immuni è sinonimo di libertà, perché permette di individuare solo chi è stato vicino al positivo e fa in modo che non vadano in quarantena tutti coloro che sono stati nello stesso luogo. Se tutti scaricassero Immuni il contact racing sarebbe molto più semplice ed efficiente.