“Condivido l’opportunità di investire in infrastrutture digitali con effetti non nell’immediato così come annunciato dal Ministro Franceschini, ma ritengo che in questo delicato periodo storico le imprese turistiche abbiano bisogno di liquidità immediata per poter supportare il proprio business e garantire i milioni di posti di lavoro”. Così il Prof. Marco Valeri, docente di Organizzazione Aziendale presso l’Università degli Studi Niccolò Cusano, ha commentato ai microfoni di Radio Cusano Campus le dichiarazioni del Ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini, riguardo la necessità di investire in infrastrutture, digitali e materiali.

“Il bonus vacanze ad oggi non ha dato i risultati che il Governo sperava -ha affermato il Prof. Valeri-. Nonostante le associazioni di categoria ed i vari operatori del settore abbiamo sollevato l’annosa questione a partire dal mese di marzo scorso con l’esplosione della pandemia, ad oggi ancora il governo fa fatica a riconoscere l’urgenza di immettere liquidità nel sistema turistico. Le infrastrutture digitali potrebbero essere più idonee a supportare il settore dei beni culturali, ma non settore turistico che oggi lamenta nuove e urgenti esigenze. E’ impensabile che ancora oggi in Italia il responsabile del Dicastero dei beni culturali sia al tempo stesso anche responsabile del Dicastero del turismo. Si tratta di due realtà economiche importanti, ciascuna con specificità diverse e ciascuna richiede strategie e strumenti di intervento diversi che non possono essere confusi”.

“Ricordo -ha concluso il Prof. Valeri- che se non si interviene con provvedimenti seri, più del 65% degli alberghi rischierà di chiudere, per non parlare di tutto l’indotto turistico. Mi auguro che parte consistente dell’anticipo del Recovery fund sia destinato anche al sostegno del settore turistico che, continuo a ripeterlo, rappresenta un settore trasversale rispetto a tutti i settori economici”.