Papa Francesco: polemica tra le disposizioni governative e il punto di vista della CEI, sembra il Papa si sia schierato a favore di Giuseppe Conte. “Sono sicuro che se Papa Francesco vuole dire qualcosa alla CEI o ai vescovi chiama e parla, come si fa già – ha osservato Don Mimmo Repice, Cappellano dell’Università Niccolò Cusano, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – non mi sembra vada a contrastare le affermazioni fatte nei giorni passati.”

Sarebbe un messaggio lineare quello del Pontefice che in nessun modo può essere contraddetto. “L’intervento è una preghiera che riguarda la messa di stamattina, riguarda tutti è non può che trovarci tutti d’accordo – ha aggiunto Repice – prega per tutti quanti noi, per tutta l’umanità, perché ci sia la grazia dell’obbedienza e della prudenza alle disposizioni.”

“Sembrava che ci potesse essere un’apertura già nei giorni scorsi, sempre nel rispetto delle norme, mi pare la Chiesa sia stata impegnata e attenta da questo punto di vista. La Chiesa ha fatto anche più di quello che doveva fare, provocando anche alcune rotture al suo interno. Sono convinto al cento per cento della lettura forzata dei giornali – ha sottolineato Don Mimmo Repice – la CEI non ha detto ai suoi preti fate quello che vi pare e i preti non lo stanno facendo, tant’è che sono stati portati a conoscenza delle regole da seguire, con difficoltà.”

E’ innegabile l’importanza degli atti liturgici per le famiglie, per gli anziani, per quella parte della società italiana attenta al rapporto con la religione. “Le messe sono sempre un assembramento? Le letture possono essere di vario tipo, la Chiesa Italiana ha fatto la scelta condivisibile di chiudere con gli atti liturgici – si è congedato Repice – la dimensione spirituale della vita non è stata abbandonata, vale per tutte le religioni, non solo per quella Cattolica”.

(Ph. Annalisa Colavito)