Il Prof. Aldo Giannuli, storico e politologo, direttore dell’Osservatorio sulla globalizzazione, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Coronavirus colpa della globalizzazione?

“Il problema non è la globalizzazione, ma come si è fatta -ha affermato Giannuli-. E’ prevalsa l’idea di cercare i mercati dove il costo del lavoro è più basso e lì delocalizzare. Basti vedere la produzione di farmaci in India e di mascherine in Cina. Questo alimenta i problemi di sicurezza in momenti di emergenza. Se vuoi la globalizzazione devi essere pronto a combattere il rischio di una pandemia, perchè il virus viaggia più veloce della ricerca del vaccino e della burocrazia. In tutto l’Occidente non era previsto neanche un piano in caso di pandemia. Noi abbiamo fatto la globalizzazione in un modo dissennato”.

“Sfatiamo la balla del cigno nero di questa pandemia che è piovuta da Marte e non potevamo aspettarcela. Non è vero. A livello di istituzioni politiche e sanitarie l’idea che una pandemia potesse scoppiare nel giro di qualche anno era presente. C’erano tutte le condizioni per poterla prevedere, c’è stata una rimozione, non si è voluto vedere questo pericolo. Perchè i soldi servono alla finanza e non li possiamo spendere per tutelare la salute pubblica, perchè i nostri politici non sono abituati a risolvere i problemi ma a rimuoverli, interessati solo a far bella figura in tv. Non solo a livello italiano. Questo è un ceto politico globale incapace di governare certe situazioni”.

Sui servizi segreti

“Le responsabilità dei servizi segreti sono remote. Poi è arrivato il fatto che per ben un mese non si sarebbero accorti di quello che stava accadendo in Cina. La verità è che secondo me se ne sono accorti e hanno ritardato perchè c’è stato il timore dell’impatto sui mercati finanziari, hanno puntato sul fatto che si potesse riuscire a circoscrivere l’epidemia come fu per la Sars. Virus da laboratorio? Non ci credo. Gli americani non possono tirare fuori lo studio sul virus naturale quando gli conviene e poi, quando non gli conviene, dire che è un incidente di laboratorio. Io non escludo nulla, non sono un virologo, però sarebbero stati più convincenti se l’avessero detto prima”.

Sulle task force del governo

“Mandano un segnale di inesistenza del ceto politico. Abbiamo cercato di sostituire una classe di governo fatta di vecchi burocrati, arrampicatori spesso ladri, con un ceto politico fatto di giovani cialtroni raccattati in mezzo alla strada. Il cialtrone, non sapendo niente, pensa di cavarsela rivolgendosi all’esperto. In Italia è un fallimento totale dal 1992 in poi”.