Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).

Sulla proposta di legge del M5S contro la massoneria

“E’ stata ripresentata una proposta di legge, a firma del senatore Lannutti, che vorrebbe impedire ai massoni di assumere ruoli apicali nella pubblica amministrazione -ha affermato Bisi-. E’ un provvedimento liberticida che ricalca una legge presentata in Parlamento nel 1925. Si dimentica ciò che hanno fatto i massoni e ciò che fanno. Meuccio Ruini, uno dei nostri padri costituzionali, era massone. Il pioniere dell’istruzione a distanza è stato un massone, il maestro Alberto Manzi che negli anni 60 faceva una trasmissione dove insegnava l’italiano a bambini e anziani”.

La massoneria ai tempi del Coronavirus

“Nessun mezzo tecnologico, anche il più avanzato può sostituire l’abbraccio, lo sguardo di due persone che si incontrano. Lo sguardo è la voce della mente e del cuore. Noi liberi muratori del GOI, il 10 marzo, dopo il dpcm abbiamo sospeso gli incontri rituali nelle logge, per noi è stato un fatto brutto. Abbiamo rinviato al 13 settembre la Gran Loggia, l’incontro annuale che facciamo da sempre. Siccome siamo rispettosi delle regole, delle leggi, non possiamo fare le tornate rituali, aspettiamo che ci siano nuove decisioni e poi ricominceremo. Ovviamente ci sentiamo attraverso telefono, internet, ma non sono riunioni rituali, le riunioni rituali le facciamo nel nostro tempio perchè per essere massone bisogna immergersi nell’esperienza e nei simboli”.

Sulla gestione del Coronavirus in Italia

“Ci sono scienziati, amministratori pubblici che dicono tutto e il contrario di tutto, io non mi presto a questo gioco, non voglio fare nè il virologo nè il ministro. Mi piaceva negli anni 70 che tutti eravamo commissari tecnici della Nazionale di calcio e la contrapposizione era tra chi voleva Mazzola e chi voleva Rivera e il ct Valcareggi doveva tener conto dell’opinione dei tifosi. Oggi non mi sento di dire che Conte stia facendo bene o male, credo sia una situazione complessa, mai vista, quindi bisogna avere la pazienza di subire anche decisioni prese in maniera drastica, a volte drammatica”.