Mario Bortoletto, imprenditore e consulente sull’usura bancaria, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sul decreto liquidità

“I miliardi messi a disposizione dallo Stato dovrebbero essere tanti, ma già per il famoso finanziamento da 25mila euro che dovrebbe essere dato a tutti, c’è un primo ostacolo. Il problema è che le persone o le aziende che sono state segnalate alla centrale rischi perchè magari hanno pagato le rate di un finanziamento in ritardo e la banca li ha segnalati come cattivi pagatori, dalle notizie che ho io non potrebbero accedere a questo finanziamento e questo non è giusto perchè sono queste le persone più bisognose. E’ inutile che andiamo ad aiutare le grandi aziende con miliardi di fatturato. Mi auguro che il governo prenda in mano questa situazione e possa modificarla. Il tempo è nemico, bisogna agire in fretta, quindi le istruttorie delle banche che sono molto rigide dovrebbero allentare la morsa ed essere più flessibili. Come al solito purtroppo la vedo lunga a causa della burocrazia. 6 anni per restituire il prestito? Può essere un tempo accettabile, considerando che non siamo in Germania. In Germania il governo eroga 9mila euro al mese per 3 mesi a lavoratori autonomi o che abbiano massimo 5 dipendenti. Per chi invece ha un’azienda fino a 10 dipendenti dà 15mila euro per 3 mesi, alle imprese più grandi fino a 30mila euro, tutti soldi a fondo perduto”.

Sulla situazione degli imprenditori

“Ricevo giornalmente telefonate di medio-piccoli che sono in grande difficoltà. I fornitori stranieri vogliono essere pagati e se non paghi ti mettono nella lista nera e tu non hai più la materia prima. Poi, una volta riaperte le attività, prima che si possa riprendere lo stesso ritmo di prima ci vorranno 6-7 mesi, nel frattempo però le scadenze fiscali ci sono e andrebbero posticipate ulteriormente. C’è anche il problema della sospensione dei mutui per la prima casa e per ristrutturazione. I media ne parlano molto, ma io ricevo centinaia di segnalazioni di gente che chiede in banca e la banca risponde che non ci sono ancora le idee chiare, non c’è una procedura ben chiarita e quindi nel frattempo non si possono sospendere le rate dei mutui. Se la banca non risponde o stancheggia la gente, è bene scrivere a com.banche@camera.it e segnalare la banca che prova a fare la furba”.