Post coronavirus: come diventeremo? Le ipotesi sono molteplici, alcune troppo ottimiste, come ad esempio quella avanzata dall’autorevole sociologo Franco Ferrarotti, il quale come nei due dopoguerra ritiene si assisterà ad un incremento della natalità. 

Nuove priorità?

Non si fa altro che parlare dell’inverno demografico che da anni attraversiamo, e che vede in origine una serie di incapacità relazionali tra persone. Sarà sufficiente la quarantena obbligatoria a rendere uomini e donne nuovi, con uno spirito umano e uno slancio verso i veri valori totalmente immutato? Ne abbiamo parlato con Tonia Bardellino, docente di sociologia dell’Università Niccolò Cusano. “Parto sempre dall’etimologia delle parole, riflettevo sull’etimologia della parola crisi, etimologicamente vuol dire scelta, decisione. Il momento che attraversiamo è un presupposto di rinascita e miglioramento – ha osservato la prof. Bardellino – viviamo un momento che è un’occasione di crescita interiore, dei valori della nostra vita e che potrebbe cambiare la scaletta delle priorità: natalità o meno dipenderà da ciò che il nostro organismo e la nostra mente hanno memorizzato in questo periodo.”

Post coronavirus: al momento stiamo attraversando un trauma che superemo, “con tutte le risposte più o meno adattative del nostro fisico e della nostra mente. Potremo riscoprire l’amore in senso stretto e in senso lato – ha aggiunto Tonia Bardellino – l’Italia sta dimostrando di essere un popolo di guerrieri. Enea ha portato Anchise sulle spalle, suo padre che non riusciva a camminare. Siamo sempre stati bravi a sacrificarci per la salute.”

Dall’individualismo ad una nuova moralità

E’ l’attuale assetto socio-relazione ad aver portato alla denatalità. “La nostra epoca, fortemente demotivata e amorale, a causa di una mancanza assoluta di valori, non ha ancoraggi validi, né fondamenta solide: il coronavirus ci sta insegnando anche questo – si è congedata Bardellino – la mancanza di tempo, un affanno continuo, sono modelli di vita che abbiamo creato noi stessi e che dobbiamo scardinare a vantaggio di valori, degni di essere definiti tali.”

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