Mario è un signore di 62 anni che sogna di essere famoso per un giorno. Vorrebbe vedere esposti i suoi quadri. E’ il suo ultimo desiderio. Mario è un malato oncologico terminale, ricoverato in ospedale, romano di nascita ma viareggino di adozione, da 35 anni risiede nella bella cittadina della Versilia. La vita non è stata benevola con lui. Dopo aver lavorato tanti anni come metalmeccanico ha perso il lavoro e la strada è diventata la sua casa. Mario è un senzatetto, non ha una famiglia e con disperazione ha vissuto senza fissa dimora fino a quando ha incontrato i volontari della Colonia Cristiana Sos Emergenza Italia, associazione che assiste le persone in difficoltà. Dina Lazzarini ed Emanuele Battella, mamma e figlio, rispettivamente vice presidente e presidente della onlus, lo hanno conosciuto una sera di gennaio mentre consegnavano i pasti ai senzatetto di Viareggio. Dina Lazzarini ha lanciato un appello a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente: “Aiutateci ad esaudire l’ultimo desiderio di Mario. Abbiamo bisogno di un locale in cui esporre i suoi quadri, è un pittore bravissimo, autodidatta”.

La storia di Mario

“Tutti conoscono Mario, dormiva nella pineta davanti all’ex Ospedale Tabaracci. Ha perso il lavoro e purtroppo gli ultimi anni li ha trascorsi in strada. E’ un uomo buono, con una grande dignità, si vergognava a chiedere soldi o da mangiare. Mi ha confidato di essersi ritrovato in una situazione che non avrebbe mai immaginato di vivere. Non ha una famiglia, la mamma è morta l’anno scorso e da allora ha avuto un tracollo”.

L’incontro con Colonia Cristiana Sos Emergenza Italia

“Abbiamo conosciuto Mario una sera di gennaio, mentre consegnavamo i pasti ai senzatetto. Era su una panchina e piangeva disperato. Lo abbiamo ascoltato e abbiamo ottenuto la sua fiducia. Gli abbiamo detto che non gli promettevamo la luna ma che potevamo trovargli una sistemazione, che poteva stare in una pensione, lavarsi e indossare dei vestiti puliti. Gli abbiamo detto che lo avremmo aiutato a trovare un lavoro. Ha accettato con grande entusiasmo. Lo abbiamo sistemato in una pensione ed è rinato. Era contento perché era accudito. Ma Mario non stava bene, ce ne siamo accorti subito. Lo abbiamo portato in ospedale e la diagnosi è stata terribile: tumore allo stadio terminale”.

L’ultimo desiderio: vedere esposti i suoi quadri

“Mario è un pittore straordinario, i quadri sono bellissimi. Lo sono ancora di più se si considera che non li ha dipinti un artista ma un metalmeccanico, autodidatta. Sogna di diventare famoso per un giorno e sapere se i suoi quadri accolgono il gradimento delle persone. Ci piacerebbe organizzare una mostra in suo onore, esporre le sue opere, renderle fruibili a tutti. Vorremmo far firmare un libretto al pubblico e mostrarlo a Mario. Vogliamo renderlo felice, se lo merita. E’ una corsa contro il tempo e purtroppo dobbiamo fare in fretta”.

L’appello per esaudire il desiderio di Mario

“Ci appelliamo a tutte le persone di buon cuore che possono aiutarci ad allestire la mostra. A tutte le Istituzioni, dal Comune alla Regione, a tutti. Abbiamo bisogno di un locale in cui esporre i quadri di Mario. Aiutateci!”.