Infortuni condominiali e danni morali. I casi possono essere molteplici: sia che si tratti di un blocco in ascensore, o di una scivolata dalle scale, o della caduta di un oggetto dal balcone soprastante: quale risarcimento è previsto e a chi spetta l’onere del pagamento? Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia con il Presidente del Collegio Nazionale Revisori dei Conti dell’Anaci, Antonio Pazonzi e con l’Avvocato Valerio Gargano. 

Infortuni condominiali

Nel caso di “una trappola che diventa causa di un evento dannoso, la signora può imputare, a chi ha l’obbligo di curare e custodire un edificio, un’assenza di custodia e vigilanza. Queste fattispecie sono tutelate dalla polizza fabbricato, ove questa sia stata stipulata – ha affermato il Presidente Antonio Pazonzi – se cado e sono distratto perché ho la testa tra le nuvole nessuna richiesta può essere avanzata: né nei confronti dei condomini, né del condominio. Diverso è il caso delle scale bagnate, magari la ditta delle pulizie non ha messo i segnalatori, o a qualcuno è caduto del materiale oleoso tanto da determinare un simile evento.”

Documentare il danno subito

Infortuni condominiali: chi paga? “Bisogna capire se l’edificio è dotato di polizza assicurazione, la persona danneggiata dovrà documentare il danno subito e pertanto, in questa maniera, potrà essere accompagnata nell’iter risarcitorio, come potrà chiedere risarcimento nei confronti del condominio tutto nel caso in cui non sia dotato di polizza idonea, a garanzia della responsabilità civile – ha aggiunto Antonio Pazonzi –  il 99% degli edifici è regolarmente assicurato.”

Danni morali

Tra le sfaccettature del risarcimento dei danni, la voce relativa al danno morale è la più delicata. Come nel caso dei danni fisici, quelli emotivi e psicologici vanno dimostrati e non trattandosi di problematiche visibili le cose possono complicarsi. “Va dimostrato il patimento e la sofferenza interiore, è più facile darne prova se si tratta di una persona che ha già sofferenze simili, pregresse – ha detto l’Avvocato Valerio Gargano – la giurisprudenza ha riconosciuto risarcibile un danno simile, ma non è facilissimo per il danneggiato e può essere rischioso. Dai danni morali ne derivano altre problematiche, come la perdita di chance lavorative o appuntamenti importanti, anche in questi ultimi casi vanno fornite le prove.”

Ascolta qui l’intervista integrale