Davide Scardaci è un Dungeon Master, organizzatore di giochi di ruolo, che ha fatto di questo suo hobby una professione. Ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, ha raccontato: “Ho cominciato a 12 anni a giocare a Dungeons and Dragons, quando mio fratello mi ha subito inserito in questo mondo fantastico. L’amore è nato subito e da lì non mi ha mai lasciato, è una cosa che mi sono sempre portato dietro”.

Dungeon Master

“Ho fatto il salto nel momento in cui avevo qualcosa da raccontare e volevo condividerla. All’inizio ci sono stati tanti disastri, poi piano piano si impara. Ero stanco del lavoro che facevo, ovvero il dealer di Texas Hold’em, ho girato tutta Europa. Quando sono arrivato intorno ai 30 anni mi sono reso conto che era un lavoro troppo stancante e non ce l’ho fatta più. Allora ho riabbracciato tutta una serie di interessi che ho sempre avuto. Poi la mia ragazza mi ha lasciato, doveva uscire un mio romanzo con Fandango per cui avevo firmato e non è uscito, a quel punto mi sono detto: scrivo un fantasy e lo metto in self publishing e vediamo quello che succede. Fortunatamente è andata molto bene. Fatto questo, per promuoverlo, ho deciso di fare giocare l’ambientazione del libro all’interno dei giochi di ruolo. Da lì è partito tutto. Tutto mi aspettavo tranne di vedere persone che giocavano nella mia ambientazione. Non ho lasciato subito il mio precedente lavoro. Poi ho avuto degli incontri giusti. Un maestro elementare mi ha proposto di inserire il format all’interno delle scuole. In tre scuole di Roma, in orario extra scolastico, ci sono dei corsi sui giochi di ruolo. Con questo lavoro sono arrivato a viverci. Non ho pianificato nulla, mi ci sono trovato dentro, ma 4 anni fa per me era impensabile arrivare a questo risultato”.