Il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli (M5S) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Ex Ilva di Taranto

“A Taranto stiamo cercando di abbandonare il carbone, dobbiamo accelerare sul piano ambientale -ha affermato Patuanelli-. Non è che stiamo abbandonando i cittadini di Taranto ad una produzione siderurgica pari a quella di 20 anni fa. Noi come governo siamo intenzionati ad investire anche direttamente in un processo di decarbonizzazione. Rispetto allo spegnimento di Afo2 vedremo cosa deciderà il tribunale del riesame. Per quanto riguarda la tutela legale non c’è alcun diritto di recesso riguardo una norma perché nessun contratto può essere vincolato al rispetto di una norma.  Il problema che ha avuto Mittal non è stato quello dello scudo, ma un problema industriale, di impossibilità non contingente di rispettare il piano. L’inadempienza non è dello Stato, ma dell’imprenditore che ha fatto male i calcoli. Cerchiamo di affrontare il problema dando anche una prospettiva al territorio, extra Ilva. Bisogna far arrivare su quei territori i tanti stanziamenti che ci sono da anni per creare un’alternativa seria a livello occupazionale”.

 

Banca Popolare di Bari

“C’è una difficoltà degli organi di vigilanza di svolgere fino in fondo il loro compito di vigilanza. Non è possibile che si presentino ciclicamente questi casi. Non si può continuare in questo modo perché poi a farne le spese sono i cittadini che investono in obbligazioni. E’ però la seconda volta, da quando il M5S è al governo, che si interviene in tempo per non creare danni ai cittadini. Va fatto un ragionamento molto serio sui controlli degli istituti di vigilanza perché è inaccettabile che si continui così”.