Immigrazione in Italia: pregiudizio o realtà? Il fenomeno dell’immigrazione è una problematica attuale. Tuttavia l’unica fonte d’informazione dalla quale spesso gli italiani traggono opinioni riguardanti l’argomento, è quella offerta dai partiti politici che strumentalizzano il caso enfatizzandone i problemi e garantendosi così appoggio popolare. Ma cosa ne pensano le nuove generazioni?

Immigrati in Italia 2019: cosa ne pensano i giovani dell’immigrazione?

Secondo gli studenti dell’istituto Einstein Bachelet di Roma, l’Italia non dovrebbe essere abbandonata nella gestione del fenomeno, in quanto, attualmente, non è in grado di prevedere da sola al controllo degli sbarchi, al sostentamento degli stranieri e alla loro distribuzione sul territorio. Inoltre, le nuove generazioni sottolineano come i media spesso facciano passare questi ultimi come i veri responsabili dei più disparati problemi quali la disoccupazione, la crisi economica-sociale e l’aumento della criminalità (che in realtà, secondo i dati, è in diminuzione). Scopriamo insieme quali sono le statistiche sull’immigrazione.

Dati sull’immigrazione: percentuale immigrati in Italia

Da un’indagine Istat condotta nel 2018, sono oltre 5 milioni gli stranieri residenti in Italia. Se negli anni ‘90 la percentuale degli immigrati in Italia era pari all’0,8% della popolazione, nel 2006 la quota supera il 5%, nel 2018 arriva all’8,5%. Un dato significativo è rappresentato dalle donne che costituiscono il 52% degli stranieri residenti. Secondo i dati Eurostat, il nostro Paese è il diciottesimo nell’UE in termini di percentuale di immigrati sul proprio territorio rispetto al totale della popolazione, tuttavia gli italiani percepiscono una presenza straniera pari al 24,6%, segno di una sovrastima del fenomeno.

Viaggio della speranza

Purtroppo il Mediterraneo conta 1.107 i morti, quasi il 65% dei migranti è morto in mare nel Mediterraneo centrale negli ultimi due mesi. A giugno sono morte 564 persone, un drammatico record storico mensile.

Solo il 35% dei migranti risulta quindi sbarcato in Italia, un Paese che, sembra non volerli accogliere anche se, secondo lo studio di “Vita” I lavoratori stranieri occupati sono diventati 2.350.000, a fronte della massa dei disoccupati stranieri che risulta di 450mila. Allora viene da porsi qualche domanda in merito… I politici italiani esagerano? Il problema è utilizzato per un mero scopo propagandistico? Bisognerebbe rivedere la strategia di integrazione? Probabilmente sì.

Articolo a cura di: David Bazzon, Daniele Santolamazza, Lorenzo Lupaioli, Mattia Zambrano, Federico Fevola, Datiles Luke Jasper Marcellana– studenti dell’Istituto Einstein Bachelet che hanno partecipato al PCTO presso Radio Cusano Campus.