Capolavori Rubati, di Luca Nannipieri, racconta i furti, i soprusi, le razzie, intorno alle opere d’arte. “Caravaggio, Picasso sono stati gli artisti più saccheggiati – ha osservato Luca Nannipieri, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – vale lo stesso per Van Gogh, è uno degli artisti più amati e rubati. Il furto è direttamente proporzionale al desiderio, da parte dei criminali, di ottenere determinate opere. Le rapine sono tutte organizzate dalla criminalità: nessuna di queste è improvvisata, nessuno può entrare in un museo e rubare all’improvviso un’opera.”

Come avvengono i furti delle opere d’arte?

“Attraverso un movente, come ad esempio il furto su commissione: un ricchissimo criminale commissiona tutto su richiesta, si studiano i sistemi di sicurezza dei musei, si entra, si tira fuori l’opera e questa viene portata a casa. Si tratta di opere invendibili, sono tutte super – archiviate, per questo non cedibili in nessun modo – ha aggiunto lo storico dell’arte Luca Nannipieri – il punto è dare più risorse alle Forze dell’Ordine, e al sistema di tutele e protezione, per proteggere meglio le opere. Si aggira intorno ad un milione e duecentomila la quantità di opere d’arte su cui i carabinieri stanno lavorando: cos’ha fatto la politica negli ultimi decenni per valorizzare e tutelare i patrimoni artistici e culturali della nazione?”

La storia è piena di saccheggi, a dimostrazione del fatto che la opere d’arte vengono rubate da tempo, basta girare per Roma e notare in mezzo alle piazze gli obelischi egizi! Molte sono opere razziate – si è congedato lo storico Nannipieri, autore di Capolavori Rubati – i saccheggi napoleonici hanno permesso la creazione del Louvre di Parigi, il museo più grande al mondo, ma non è l’ultimo e unico caso, pensiamo alle razzie dei tedeschi. L’Italia non è così innocente nei confronti delle opere degli altri.”

 

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