Cerno: “La Sinistra è parente, del Movimento 5 Stelle: purtroppo, accade, nelle famiglie, a volte i parenti si odiano”

L’ex direttore de “L’Espresso” è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. E ha spiegato la sua fotografia dell’incerto momento generale

 

Tommaso Cerno, già direttore responsabile dell’Espresso, oggi senatore del Partito Democratico, è intervenuto a Radio Cusano Campus. E ha concesso alcuni spunti meritevoli di analisi.

Sulla possibilità di vedere il suo gruppo politico unito a quello dei 5 Stelle Cerno ha dichiarato: “Lo ripeto da sempre, una Destra con Salvini e Berlusconi deve essere contrastata da tutto ciò che è progressista, dal punto di vista politico. Quindi ci si deve unire. La Sinistra è parente del Movimento 5 Stelle: loro hanno preso sulle spalle un’eredità di sinistra. Purtroppo, però, come accade nelle famiglie, a volte i parenti si odiano”.

Una apertura di credito il parlamentare del P.D. la esprime nei confronti del docente incaricato fino ad alcuni giorni fa di guidare l’Esecutivo: “Sostengo che non debba esistere un veto su Giuseppe Conte. Lui ha detto al Paese in Parlamento che la Lega ha imbrogliato i cittadini per i motivi personali di Salvini”.

Poi Cerno prosegue: “Ma Renzi su questo mi ha appena detto che sono matto. E’ difficile formare un governo PD-5 Stelle ma è un bene, che sia così, perché ci presenteremmo al Paese con serietà e ai cittadini appariremmo più credibili recuperando la fiducia che abbiamo perso”.

Sulla prospettiva delle palesi divisioni di pensieri interne al Partito Democratico Cerno fa una fotografia chiara e coerente: “Non è vero che Renzi abbia cambiato idea, sui 5 Stelle, con questa nuova apertura. E aggiunge: “Semplicemente riaffermato ciò che sosteneva dal 2018 ovvero che questa era l’unica strada che sa che tra PD e 5 Stelle ci sono dei tratti comuni. Per questo lui lo voleva già fare, il governo”.

Il paragone riguarda parecchie realtà italiane, in politica come all’interno delle porte dei palazzi. “Molto spesso ci si insulta, in famiglia, ma anche come accade tra PD e 5 Stelle, ci si vuole affermare l’uno sull’altro. Come accade nelle liti per un parcheggio, e a volte, purtroppo si finisce a botte”.