Daniele Diaco, presidente della Commissione ambiente di Roma Capitale, è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente, per parlare dell’emergenza rifiuti a Roma. Diaco ha puntato il dito contro la Regione Lazio colpevole, secondo l’esponente grillino, di non collaborare con il Campidoglio nel risolvere il problema dei rifiuti per una pura questione politica.

Le accuse alla Regione Lazio

“Il presidente della Regione Lazio Zingaretti ha accusato l’amministrazione capitolina di non aver accolto il supporto della Regione. Questo non è vero. La Regione ha il compito di autorizzare l’esportazione dei rifiuti e aiutare il Comune all’individuazione di impianti per il trattamento dei rifiuti. La stessa Ama ha chiesto aiuto alla Regione nella ricerca di siti in cui conferire i rifiuti di Roma. Ad oggi non c’è stato un supporto da parte del presidente Zingaretti, forse è impegnato a fare altro. Questa è una questione centrale, la Regione Lazio non sta svolgendo il suo compito. Ricordo al presidente Zingaretti che i cittadini di Roma sono anche cittadini del Lazio”.

Il no di alcune regioni ad accogliere i rifiuti di Roma

“La Regione Lazio, così come altre regioni alle quali ci siamo appellati, ci chiudono le porte per una questione politica. Abbiamo chiesto all’Abruzzo di accogliere i rifiuti di Roma e sembra che abbia rifiutato, anche se non è detta l’ultima parola. E’ evidente che dietro alla questione dei rifiuti ci siano delle logiche di partito che in questo momento dovrebbero essere superate. I cittadini romani giustamente pretendono un servizio efficiente e noi cerchiamo di garantirlo. Ma come facciamo se chiediamo aiuto e ci vengono chiuse le porte per motivi strettamente politici? Così non si mette in difficoltà l’Amministrazione capitolina ma i cittadini. Lasciare sola, in questo momento, la città di Roma non giova a nessuno. Quando ognuno pensa a fare la propria campagna elettorale, a dare le spalle alla città più importate d’Italia, la vetrina di questo paese non fa male a noi ma a tutti i cittadini romani. Noi stiamo lavorando alla stesura del piano industriale, vogliamo dare una visione a questa città, abbiamo presentato i due progetti degli impianti di compostaggio aerobico. Li abbiamo depositati nel 2017, per realizzarli ci vuole del tempo”.

Sull’emergenza rifiuti a Roma

“Quando gli impianti per il trattamento dei rifiuti sono saturi i mezzi per la raccolta saltano dei giri e i rifiuti restano a terra per uno due giorni. Stiamo, comunque, sanificando i cassonetti, cosa tra l’altro mai fatta prima dall’Ama, per evitare i cattivi odori o problematiche di carattere igienico sanitarie. Non c’è emergenza igienico sanitario, voglio tranquillizzare i cittadini di Roma. Non è stata certificata dalla Asl. E’ importante arrivare alla riduzione del rifiuto. Io per esempio produco un sacchetto di indifferenziato piccolo ogni due giorni, pur avendo una bambina piccola e degli animali in casa. Costantemente trovo nei cassonetti dei grandissimi sacchi, pieni di ogni cosa, di ogni genere”.

Sull’aggressione da parte dei vetturini delle Botticelle

“Ho subito delle violenze verbali. Stavo andando nel mio ufficio è ho trovato nel corridoio 20/25 vetturini che mi aspettavano arrabbiati. Sono arrabbiati per l’ordinanza della sindaca che vieta la circolazione delle carrozze trainate dai cavalli a Roma quando la temperatura supera i 30 gradi e per il regolamento che sposta definitivamente le Botticelle nei parchi e nelle ville storiche. Il regolamento verrà approvato intorno all’11 luglio. Noi comunque andiamo avanti, l’obiettivo è arrivare all’eliminazione delle Botticelle. Per me è un grande orgoglio”.