Mercatone Uno: l’azienda ha brutalmente chiuso battenti senza preavviso, i clienti hanno perso i soldi spesi per l’acquisto dei mobili e gli operai hanno perso il lavoro. Tra loro vi sono padri di famiglia, gente che stava acquistando casa e persone che hanno progettato il futuro, certi del denaro mensile che veniva garantito loro.

Ottenere la restituzione dei soldi attraverso la finanziaria

Brutta sorpresa, dunque. “Alcuni lavoratori hanno appreso la mattina stessa che l’azienda ha cessato di esistere – ha osservato il segretario nazionale di Adiconsum Andrea Di Palma, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – i clienti di Mercatone Uno sono nella condizione di aver pagato alcune rate per l’acquisto di cucine, camere da letto, soggiorni, e non hanno ricevuto i mobili e non li riceveranno più. L’unica soluzione che si può trovare è quella di contattare la finanziaria con cui hanno stipulato l’accordo e chiedere le rate versate. La finanziaria è tenuta alla restituzione dell’intera somma prestata per l’acquisto.” Forse è l’unica forma di pagamento con cui i consumatori potranno recuperare i soldi spesi.

Le conseguenze

Mercatone Uno: dal fallimento dell’impresa ne sono usciti danneggiati anche “i fornitori. Hanno perso uno dei più grandi distributori del loro lavoro, cinquantacinque negozi in Italia non sembrano tanti ma non sono pochi – si è congedato il segretario Adiconsum Di Palma – ci sarà un’indagine della magistratura che accerterà le responsabilità. I lavoratori si sono trovati di fronte ad un autentico dramma, quanto al venduto mi sembra di aver letto che nessuno avesse percezione della quantità in uscita. Sono state prenotate commesse di enorme valore, ma non era stato prodotto nessun mobile, ed è un segnale importante: è stato incassato il 50% del denaro, ma non si è provveduto a realizzare nessuno dei mobili promessi. Un pò di assenza dalla politica c’è stata, bisognava muoversi al momento in cui quegli scaffali non venivano riempiti.”

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