Ne parliamo sempre con imbarazzo, un argomento tabù anche nelle scuole; eppure l’educazione sessuale è fondamentale nella nostra società perchè svolge funzioni fondamentali: orientare, responsabilizzare, far conoscere… perchè l’educazione sessuale è anche e soprattutto educazione all’affettività, alle relazioni sane.

Sessualità femminile e maschile

La sessualità maschile e femminile tra emozioni, fragilità e stereotipi. È il titolo del seminario che il 21 maggio si terrà a Roma, presso l’Università Niccolò Cusano.

Ad intervenire su questa tematica, di cui spesso non si parla per convenzioni sociali, saranno:

• Fabrizio Quattrini, Psicologo, psicoterapeuta, sessuologo – Docente di Clinica delle Parafilie e Della Devianza e Psicopatologia del Comportamento Sessuale presso l’Università degli Studi de L’Aquila
• Ilaria Consolo, Psicologa clinica, psicoterapeuta, psicosessuologa e specialista oncologa
• Lorenzo Campedelli, Psicologo, psicoterapeuta – Docente di Psicologia dei Processi Cognitivi presso l’Università Niccolò Cusano – Roma
• Leonardo Felix Elias – Maestro, ballerino e coreografo di tango argentino

Chairman del seminario i docenti di Psicologia dell’Ateneo, Alberto Costa e Gloria Di Filippo. Abbiamo intervistato proprio la prof.ssa Gloria Di Filippo, Preside di Psicologia dell’Unicusano, per saperne di più.

Da dove nasce l’idea di un seminario sulla sessualità maschile e femminile?

La sessualità oggi è ancora un grande tabù e spesso un grande assente nei corsi di formazione universitaria. L’idea di un seminario così strutturato, dove con l’aiuto di esperti in materia sessuologica sono presentati i due grandi temi portanti della sessualità e del piacere Maschile e Femminile, rappresenta un primo passo verso un’educazione all’affettività e alla sessualità. Inoltre, dal prossimo anno col Prof. Quattrini, l’Università Cusano avvierà una collaborazione attivando un corso di Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale e un Master di I livello per tutte le professioni Socio-Sanitarie in materia di Sessualità e Disabilità.
Questi aspetti hanno spinto a ideare e programmare un seminario in modo da permettere agli studenti di relazionarsi e confrontarsi con tematiche così importanti presenti e spesso invadenti visto l’utilizzo delle nuove tecnologie e di internet, ma poche volte educate e chiarite in modo funzionale.

Quali sono gli stereotipi più discussi?

Gli stereotipi come collanti societari permettono alle persone di uniformarsi evitando pregiudizi e incomprensioni. Nella sessualità tale aspetto permette di chiudere e vivere l’esperienza del piacere come inespressa, limitata. La libertà di “essere” e di sperimentare sono necessari al fine di non cadere nelle trappole di inutili disfunzioni psico-emotive e relazionali.
Nel seminario saranno discussi prevalentemente quegli stereotipi di genere che ancora oggi sono presenti nella rappresentazione di un’identità maschile e femminile. Le donne sono ancora troppe volte vittime di abusi e imposizioni, dove l’espressione erotico-sessuale è vista come limitante e invalidante. Allo stesso tempo gli uomini del nuovo millennio, indeboliti dagli echi delle rivoluzioni femministe, restano ancora facilmente invischiati in quei modelli, dove l’essere uomo significa diventare forte, potente, indistruttibile, e mai semplice persona, essere umano.
La nascita di nuove donne e nuovi uomini permette non solo la possibile ridefinizione di una identità sessuale maschile e femminile, ma una rivoluzione dei generi che trasforma gli stereotipi in modelli di rappresentazione e risposta sociale rispettando semplicemente il genere umano.

Quali sono gli aspetti psicologici indagati maggiormente nella sessualità?

La dimensione psicologica della sessualità è rappresentata da tre aspetti fondamentali:
– la sensorialità corporea
– le emozioni
– la relazione
Il corpo è la rappresentazione della risposta fisica, ma anche sensoriale che non deve essere vincolata esclusivamente con la semplice esperienza sessuale di tipo genitale. Un corpo che “sente” e che riconosce le diverse esperienze del piacere è associato ad un individuo che si concede la possibilità di esistere in quanto persona libera e svincolata dai tabù e dalle false credenze. Il corpo attraverso l’esperienza sensoriale è espressione psichica di ciò che siamo e decidiamo di rappresentare, altrimenti è un semplice contenitore di sensazioni, che rischia nel tempo di ingabbiare creando disfunzionalità.
Le emozioni sono esperienze associate alla sensorialità corporea, ma anche ad una rielaborazione psichica dei vissuti. La sessualità si costruisce a partire dalle esperienze emotive in età evolutiva. I nostri vissuti e le nostre mappe cognitive ci permettono, superata la fase fondamentale della pubertà, di essere uomini e donne sessuati. Purtroppo spesso questa costruzione cognitiva non sempre è rappresentata da una psicologia funzionale e sana della risposta erotico-sessuale.
La relazione è la dimensione emotivo-psicologica che identifica l’esperienza degli esseri umani ed oggi sembra sempre di più essere messa in discussione. Le nuove identità relazionali sono la rappresentazione di un cambiamento sociale importante, che necessita non solo di una maggiore comprensione, ma anche di un supporto e di un’accettazione collettiva. Alcuni esempi: il poliamore, le relazioni omoerotiche, l’omogenitorialità e le relazioni sentimentali dove alcuni aspetti trasgressivo-parafilici sono la rappresentazione di una nuova esperienza sessuale della coppia del nuovo millennio.

 

***Articolo a cura di Michela Crisci***