Renato Brunetta, deputato di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Siamo ultimi, l’Italia è un disastro e questo governo ha contribuito al disastro. Hanno isolato l’Italia col loro sovranismo, col loro me ne frego, col loro mettere le dita negli occhi a tutti i nostri partner internazionali. L’Italia era già malata dal punto di vista dell’economia, questi signori in 11 mesi hanno aggravato questa condizione. I partner sovranisti di Salvini sono i più feroci con l’Italia. Non mi piace poi che un ministro e vicepremier italiano vada in Ungheria a vedere le torrette di avvistamento e il filo spinato, complimentandosi con chi li ha costruiti. Mi ha fatto venire i brividi, pensando ad altre torrette e ad altro filo spinato. Se ‘tireremo dritto’ significa decreto sblocca-cantieri o decreto crescita, allora Dio ce ne scampi e liberi. Flat tax? Caro Salvini, devi studiare. C’è il momento dei comizi e c’è il momento del governo. Sei ministro dell’interno e hai il dovere di risolvere i problemi della gente, senza dire parole in libertà”

Riguardo le stime della Commissione UE sull’economia italiana

 “La Commissione Ue ci sta dicendo che siamo gli ultimi in Europa, gli ultimi per crescita. C’è un’altra tabella che mostra che siamo i primi per debito e tra i primi per disoccupazione e livelli di deficit. Sono dati che ci dicono che l’Italia è un disastro. Non che sia la prima volta, ma particolarmente in questo periodo siamo un disastro e a questo disastro hanno contribuito gli eroi di questo governo gialloverde. Hanno isolato l’Italia col loro sovranismo, col loro me ne frego, col loro mettere le dita negli occhi a tutti i nostri partner internazionali. L’Italia era già malata dal punto di vista dell’economia, questi signori in 11 mesi hanno aggravato questa condizione. Non contiamo nulla a livello di politica internazionale e lo stiamo vedendo in Libia. Le alleanze sovraniste prefigurate da questa maggioranza in Europa mostrano l’esatto contrario, perché i sovranisti in Europa sono i più feroci contro l’Italia, basti vedere quello che dice il leader austriaco Kurz.  Non mi piace poi che un ministro e vicepremier italiano vada in Ungheria a vedere le torrette di avvistamento e il filo spinato, complimentandosi con chi li ha costruiti. Mi ha fatto venire i brividi, pensando ad altre torrette e ad altro filo spinato. Ho imparato a diffidare dagli estremisti e dagli estremismi, io spesso sono andato contropelo, sono libero, libertario, un bastian contrario, ho le mie convinzioni. Il direttore di un giornale mi accusa di essere troppo pessimista e ieri gli ho mandato le previsioni della Commissione Ue con un bel cuoricino”.

Una maggioranza di scappati di casa

“Ho sempre diffidato da chi dice ‘tireremo dritto’, perché se davanti c’è il baratro tirare dritto significa finire nel baratro. Quando questa maggioranza di scappati di casa dice: ‘tireremo dritto’, penso allo sblocca-cantieri, che in realtà complica le cose. Se tireremo dritto è il decreto sblocca-cantieri o il decreto crescita, allora Dio ce ne scampi e liberi. Se il tireremo dritto è la riforma della giustizia voluta dai grillini mi vengono i brividi. Cosa farei io? L’unica cosa da fare è quella di fare più crescita. Si fa in due modi: riducendo le tasse e aumentando gli investimenti. Sarebbe accettabile farlo anche aumentano il deficit. La crescita è fondamentale per la coesione sociale, la giustizia sociale, la creazione dei posti di lavoro. Un Paese che non ha crescita come l’Italia da 10 anni si sta sfasciando, anche dal punto di vista etico e morale. Flat tax? Salvini ogni tanto è divertente. Dice che anche se sforeremo il 3% farà la flat tax. Caro Salvini, guarda che lo sforamento del 3% ce l’hai anche senza fare niente. Se bloccherai l’aumento dell’iva facendo deficit, andrai a finire l’anno prossimo al 3,5%. Se poi vuoi fare anche uno spruzzo di flat tax vai a finire anche al 4 – 4,5%. Caro Salvini, bisogna studiare le cose, non si possono dire parole in libertà. C’è il momento dei comizi e c’è il momento del governo. Tu sei ministro dell’interno e hai il dovere di studiare, di risolvere i problemi della gente, senza dire parole in libertà”.