Alessandro Morelli, deputato della Lega e presidente della Commissione trasporti della Camera, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.Morelli (Lega): “Fazio? Non vogliamo epurare nessuno, ma il contratto firmato per il format di Fazio è imbarazzante.  Se chi ha fatto firmare quel contratto a Fazio fosse stato a Mediaset o a La 7 oggi sarebbe a raccogliere le margherite. Fazio continui pure a invitare Macron e Juncker, ci fa solo un favore, mi chiedo però perché vadano tutti da lui”

Su Fabio Fazio

 “Il nostro ragionamento non va contro i grandi volti della tv perché chi porta tanto share merita anche uno stipendio adeguato –ha affermato Morelli-. Il caso Fazio però è emblematico e non è tanto colpa del professionista Fazio, ma del sistema Rai che gli ha permesso di raggiungere queste cifre. Fazio dichiara di guadagnare oltre 2 milioni l’anno. Ma oltre allo stipendio di Fazio dobbiamo ricordare che la Rai spende per la realizzazione del programma, perché l’azienda che vende il format è riuscita a convincere la Rai a realizzare tutti questi servizi e l’azienda è al 50% di Fazio. Il format costa quasi 10 milioni di euro. Il contratto è talmente blindato che neppure lo si può rescindere nel caso ci fosse uno share non all’altezza delle aspettative. Se chi ha fatto firmare quel contratto a Fazio fosse stato a Mediaset o a La 7 oggi sarebbe a raccogliere le margherite. Salvini ha dichiarato che se Fazio si dimezzasse lo stipendio e desse un segno forte su questo fronte, lui ci andrebbe anche a piedi. Non vogliamo assolutamente epurare nessuno. Anche perché noi siamo convinti che il lavoro di Fazio ci dia ancora più visibilità, perché se lui invita Macron e Juncker, gli diciamo: continui pure così. Da giornalista dico: caspita, è veramente bravo a intervistare questi personaggi, però mi chiedo: come mai questi grandi leader europei vanno tutti da Fazio e non in altre trasmissioni? Non so cosa ci sia dietro, segnalo però che è una casualità interessante. Detto questo, penso che i numeri che prima ho esposto siano imbarazzanti. Ci sono poi altre questioni da affrontare. Noi depositeremo alla Camera una risoluzione che dice: i dirigenti Rai che non occupano più un posto devono tornare sul mercato. La Rai ha dei luoghi che sono cimiteri degli elefanti perché i dirigenti che sono stati demansionati non possono essere licenziati, quindi restano lì anche senza incarichi, è come vincere al gratta e vinci: direttore per una vita”.