Mauro Bonato consigliere comunale della Lega ai nostri microfoni per parlare del post Congresso di Verona che si è svolto dal 29 al 31 marzo scorso e della presunta condanna al Senatore Pillon che dovrà risarcire di 30 mila euro l’Associazione gay Omphalos di Perugia.

Sul Congresso di Verona

” Verona ha dovuto pagare un prezzo morale altissimo con questo Congresso della famiglia ma pazienza! Mi sono arrabbiato molto per la distribuzione dei gadget di gomma ritraenti un feto perché rappresentano un’offesa e un insulto per tutte quelle donne che hanno perso i loro bambini, costrette ad abortire. Sono andato con la maglietta con su scritto “Vergona!”in consiglio comunale proprio in quei giorni perché non è possibile accettare queste cose. Nessuno ha avuto il coraggio di contestarmi perché la mia è una battaglia di civiltà anzi, qualcuno che ha portato i gadget al convegno ha anche detto che quei gadget erano li per sbaglio perché erano stati creati per altre occasioni.

Del Congresso comunque se ne è discusso nell’ultimo consiglio comunale e alcuni consiglieri ci hanno fatto vedere alcune scritte fatte da chi manifestava il sabato contro l’incontro sulle famiglie ma, poiché ad ogni manifestazione c’è qualche incivile ed è normale che sia così, anche in questa occasione c’è stato qualcuno che ha imbrattato dei muro e subito ovviamente si è presa la palla al balzo per strumentalizzare politicamente anche quella manifestazione, facendola passare come una manifestazione non pacifica ma noi continuiamo la nostra battaglia  a testa alta nonostante tutto.

Sui colleghi di partito e sul Senatore Pillon

I colleghi del mio partito sono convinti che io abbia fatto una cosa giusta; mi hanno scritto in molti su what’s app  per farmi dei complimenti per la mia battaglia e la cosa mi lascia perplesso perché credo che siano degli omertosi perché pubblicamente continuano a sostenere le idee promosse del Congresso della famiglia. Uno di loro mi ha detto addirittura: “complimenti per la tua battaglia, continua così, sono con te!”. Non ho risposto, mi viene solo da ridere nel vedere quanto sono ridicoli perché non hanno il coraggio delle proprie azioni: si comportano così perché gli hanno promesso di essere ricandidati alle prossime elezioni nelle liste della Lega. Dimostrano di non avere veri ideali, pensano solo ai propri comodi e sono i primi che appoggiano gli ideali del Senatore Pillon che si vanta tanto di essere stato condannato: al Giudice dico allora di condannarlo a raccogliere le patate e i pomodori perché ha bisogno di lavorare faticosamente per aver detto delle cose sbagliate, non di pagare 30 mila euro e basta! Non può passare per una vittima, fossi in lui mi vergognerei per la figura becera che ha fatto anziché fare foto davanti al tribunale e dire che costa caro difendere la famiglia: quello che costa davvero caro è accettare che abbia presentato il Dl Pillon sull’adozione condivisa.”