Stefano Lucidi, ex assessore alla Mobilità dell’XI Municipio, è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente, commenta la mozione di sfiducia votata dal Consiglio contro il presidente Mario Torelli. E’ caduto il Parlamentino di Portuense e Corviale con la conseguente gestione commissaria e Torelli è stato nominato Commissario straordinario, colui che traghetterà il Municipio fino alle elezioni.

Sfiducia danno ai cittadini

“Sono dispiaciuto ma era una possibilità che avevamo valutato da diversi giorni. Adesso il danno è nei confronti dei cittadini perché senza il Consiglio, che è andato in blocco a casa, non c’è più una rappresentanza democratica nel Municipio, i cittadini di fatto non sono rappresentati”.

Il rapporto con le opposizioni

“Mai un confronto costruttivo con le opposizioni fin dall’inizio, abbiamo visto da parte loro una chiusura, un comportamento solo ideologico, senza arrivare mai alle conclusione. In uno dei primi interventi pubblici un nostro consigliere ricordava che non esistono idee di destra o di sinistra ma idee giuste e sbagliate per i cittadini. Per dire che non c’era da parte nostra una preclusione a priori rispetto ai progetti, in alcune Commissioni abbiamo anche collaborato e abbiamo approvato atti condivisi ma spesso questo non è accaduto. Il vero problema non è l’opposizione ma alcune questioni interne che hanno provocato la fuoriuscita di alcune persone”.

Gli ex consigliere M5S

“Sono 4 persone che hanno deciso di cambiare casacca. Avrebbero dovuto lasciare la carica di consiglieri, è il pensiero degli attivisti che sostengono il M5S. Se una persona non si riconosce più nel Movimento è libera di andare a casa. Cambiare casacca vuol dire tradire gli elettori che li hanno votati. Per noi è un tema importante, questo tipo di comportamento anche a livello centrale può creare delle difficoltà, non solo in piccolo Municipio. Quando all’interno di un gruppo la maggioranza prende una decisione ed è la minoranza che si deve adeguare, non il contrario”.

Le opposizioni potevano continuare il lavoro in Municipio

“La sfiducia è il risultato di una politica vecchio stampo delle opposizioni e degli ex Cinquestelle che hanno deciso per il male dei cittadini. Queste persone, con l’obiettivo puramente politico, forse di immagine temporaneo finalizzato alle prossime elezioni europee, hanno deciso questa strategia pur avendo i numeri sufficienti per dare input importanti alla Giunta e segnare un cambio di passo. Le opposizioni, visto che si dicevano insoddisfatte delle attività svolte dal Municipio, avrebbero potuto condizionare l’operato, riequilibrare l’aspetto democratico, sempre considerando la possibilità di rappresentare i cittadini di tutte le forze. Un danno ai cittadini perché le deleghe tornano in mano alla Sindaca che ha incaricato Torelli di gestire il Municipio in qualità di Commissario, non c’è più un confronto con le opposizioni. E’ un peccato! L’opposizione poteva aprire un dialogo, stringere i denti un paio d’anni. Ma non c’è stata questa volontà.  La scelta di spingere contro questo Municipio è stata un errore”.

Sul rapporto con i cittadini

“Respingo le accuse delle opposizioni che ci volevano lontani dai cittadini. Abbiamo ricevuto ogni tipo di istanza dal territorio, in molte situazioni abbiamo incontrato decine e decine di persone, il Municipio è sempre stato aperto. Abbiamo parlato con i comitati e abbiamo partecipato a vari incontri organizzati da loro, siamo stati in strada con la gente. E’ una manipolazione della realtà dire che non siamo vicini al territorio”

Sul futuro del Municipio

“Tutti noi assessori ci siamo messi a disposizione della Sindaca per qualsiasi supporto occorra per portare avanti tutte le iniziative che sono rimaste in sospeso e che sono in una fase più o meno attività”.