Torre Maura, Musli Alievski, operaio di etnia rom, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.arla l’operaio rom Musli Alievski: “Nessuna giustificazione per chi protesta, è razzismo vero e proprio. C’è un pregiudizio forte contro i rom. Può sembrare strano ma ci sono anche rom integrati come me. Quando sul documento di residenza c’è scritto: campo nomadi, roulotte 52, è difficile che trovi un lavoro e una casa. I campi nomadi vanno superati, ma la politica non ha mai voluto farlo perché questa situazione gli fa comodo”

Musli Alievski dal 2015 utilizza i suoi giorni di ferie dal lavoro per aiutare i profughi che fuggono dalle guerre ed è candidato in una coalizione di centrosinistra alle elezioni del Comune di Pesaro

 “Può sembrare strano, ma ci sono anche rom integrati come me –ha affermato Alievski-. L’80% dei rom presenti in questo Paese sono cittadini italiani, questa è una cosa che bisognerebbe far capire alla gente. I campi rom non dovrebbero neanche esistere, perché così escludi dalla società queste persone. Vale lo stesso per i campi profughi. I campi rom vanno superati, ci sono anche fondi europei a disposizione per superarli, il problema è che non sono mai arrivate direttive su come farlo. Sono nato nell’88 in quella che era l’ex Jugoslavia, i miei genitori sono scappati nell’89, prima della guerra civile. Quando sono arrivati in Italia l’unica strada percorribile per i rom era quella di entrare in un campo nomadi. Io sono cresciuto nel campo nomadi di Foggia, ho vissuto nei campi fino a 16 anni. Poi mi sono reso conto che quella non è una vita. Lo capisci dalle cose semplici, sul documento di residenza quando c’è scritto: campo nomadi, roulotte 52, è difficile che trovi un lavoro, una casa. Io ho trovato un datore di lavoro, che non finirò mai di ringraziare perché mi ha assunto nonostante io vivessi in un campo nomadi, mi ha dato una possibilità. Non ho mai rubato, nel campo dove vivevo nessuno mi ha mai proposto di andare a rubare. A chi dice che i rom sanno solo rubare e non vogliono lavorare chiedo: si è mai data la possibilità a queste persone di provare ad uscire da queste condizioni? La colpa è della politica. Qui stiamo parlando di 30mila persone che vivono ancora nei campi, un numero davvero piccolo. Quando va a governare la sinistra non fa nulla per i rom perché se no perde consensi, gli dicono che mette i rom prima degli italiani. La destra non lo fa, anzi ha creato più campi rom, poi si è visto quello che è successo con mafia capitale. I rom fanno comodo alla politica, non si vuole risolvere il problema”.

Sulle proteste contro i rom a Torre Maura

 “Non c’è giustificazione, c’è un pregiudizio forte verso i rom che vengono considerati delinquenti, scippatori –ha dichiarato Alievski-. Questo è razzismo vero e proprio. Stiamo parlando di 33 bambini e 22 donne, di cui 3 in gravidanza, che sono stati oggetti di una violenza inaudita. Non si può giustificare una cosa così”.