Giorgio Mulè, deputato e portavoce di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Decretone? Altro che decretone, è un de-cretino. Questo governo ha terremotato il Paese dalle fondamenta. Dichiarino bancarotta e si dimettano prima che diventi bancarotta fraudolenta. Nel centrodestra siamo tutti utili e indispensabili, Salvini da solo va a sbattere. Il rischio di una parabola renziana per Salvini è concreto, Giorgetti sulla sua scrivania ha la foto di Renzi come monito per non fare gli stessi errori dell’ex premier. Salvini e la figlia di Verdini? E’ la dimostrazione che l’amore è cieco”.

Sulle stime di Confindustria

 “Questo governo ha terremotato il Paese dalle fondamenta –ha affermato Mulè-. Quelli di Confindustria sono solo gli ultimi dati che sugellano una tragedia. Stanno portando questo Paese a sbattere, è il trionfo dell’instabilità. Non c’è un dossier su cui non ci sia una divisione profonda nella maggioranza. C’è una totale e assoluta mancanza di governare. Quello che manca a questo governo è una cinghia di trasmissione col Paese reale, quello che dovrebbe produrre, creare benessere e occupazione”.

Sul decretone

 “Altro che decretone, è un de-cretino –ha dichiarato Mulè-. Ieri gli imprenditori hanno detto che non c’è lavoro, stanno per partire altri problemi seri per le imprese italiane. Quando il governo si intesta il calo delle bollette di luce e gas come se fosse un suo traguardo, forse non sa che le industrie hanno spento le macchine per cui la domanda è calata. E questi hanno il coraggio e la dabbenaggine di venderselo come successo del governo. Confindustria è da giugno che dice che il decreto dignità va contro l’interesse delle imprese, che non bisognava fare il reddito di cittadinanza ma agire sul cuneo fiscale, ma il governo ha fatto orecchie da mercante. Il reddito di cittadinanza doveva essere per una platea di 5 milioni di persone, a oggi siamo a 300mila domande presentate di cui molte verranno rifiutate. E questa doveva essere la rivoluzione dell’anno bellissimo che ci aveva promesso il Presidente del Consiglio? In una condizione come questa un’azienda porta i libri in tribunale, in questo caso l’azienda è il Paese e il tribunale sono gli elettori. Il governo dichiari bancarotta e si dimetta prima che diventi bancarotta fraudolenta. Abbiamo un Paese disperato, alla faccia dei sorrisetti ebeti che continuiamo a vedere”. “Ovunque il M5S prende batoste, mentre il centrodestra vince –ha affermato Mulè-. Vuol dire che i cittadini credono nel buon governo e riconoscono nel centrodestra l’unica coalizione in grado di garantire un buon governo. Mi auguro che la Lega prenda atto dell’incapacità di governare con i 5 Stelle e del danno che produce un governo del genere. Hanno truffato gli italiani. Se non cresciamo dell’1% bisognerà tirare fuori ulteriori miliardi per pagare gli interessi sul debito, questi si aggiungono alle clausole di salvaguardia dell’Iva, agli impegni che il governo ha già preso e diventano un mostro di oltre 35 miliardi. La follia della decrescita felice ha prodotto un’Italia in miseria”.

Salvini dice ‘mai più col vecchio centrodestra’

 “Il centrodestra è una comunità fatta di idee e valori condivisi, su questi ci ritroviamo noi, FDI e Lega. C’è un detto che dice tutti siamo utili e nessuno indispensabile, ma questo non vale per il centrodestra perché qui tutti siamo utili e indispensabili dato che nessuno è autosufficiente per governare da solo. Guai se lo fosse, perché significherebbe snaturare il centrodestra che è fatta da una componente moderata, da una forza come la Lega che fino a qualche anno fa era residuale, ora ha un grande consenso ma non è eterno. Il mito dell’autosufficienza produce i 5 stelle che dicono: andiamo orgogliosamente da soli. Ora che prendono batoste in tutte le elezioni dicono: allarghiamo il campo. Se hai la dimostrazione che se vai da solo vai a sbattere, perché Salvini dovrebbe volere essere autosufficiente? Il rischio di una parabola renziana per Salvini è concreto, Giorgetti sulla sua scrivania ha la foto di Renzi come monito per non fare gli stessi errori dell’ex premier”.

Sulla relazione tra Salvini e la figlia di Denis Verdini

 “Questa è la dimostrazione che l’amore è cieco –ha affermato Mulè-. Ora diventa un governo gialloVerdini? Io preferisco l’azzurro” ha scherzato Mulè.