“Riace ormai è un paese diverso. Non è più come prima. Sono rimaste alcune famiglie di migranti, quelle che già si erano ambientate mentre gli altri dello Sprar sono andati in altri Sprar perché rimanere a Riace non era facile e noi li abbiamo aiutati attraverso l’associazione.”

A parlare dei cambiamenti del paese avvenuti dall’arresto del sindaco Mimmo Lucano ad oggi, ai microfoni di Radio Cusano Campus a Un giorno da ascoltare è il vice sindaco di Riace, Giuseppe Gervasi che aggiunge: “La situazione è difficile perché ci mancano i fondi da destinare allo Sprar e ciò ha causato molte tensioni dovuti ai vari problemi che si sono aggiunti negli ultimi periodi; negli ultimi anni non abbiamo mai affrontato una situazione del genere, non ci sono stati mai problemi dovuti ai migranti o ad altre questioni a dimostrazione che il nostro modello funzionava! Da poco tempo abbiamo istituito una fondazione “E’ stato il vento” che vorrebbe far tornare il modello Riace attraverso dei finanziatori vari, abbiamo fatto una conferenza stampa di presentazione giorni fa a Crotone per dare la possibilità al sindaco di essere presente; questa fondazione ha come finalità il villaggio globale, il paese dentro il paese, ovvero l’accoglienza dolce in cui ci sono le case che accolgono i migranti e per dar vita ai laboratori artigianali gestiti da queste persone, diciamo per riprendere la vita la dove era stata interrotta per diversi motivi. Negli ultimi anni è stato lanciato un messaggio molto forte di uguaglianza e fraternità dal nostro paese e questo messaggio sicuramente intimorisce chi politicamente guarda in altre direzioni per prendere anche più consensi politici. In passato è accaduto che chi aveva il 40% dei consensi passasse rapidamente al 20% quindi il consenso politico è una cosa molto particolare: la politica si fa su programmi seri e non sugli slogan; dal momento in cui si violano i diritti e i valori della costituzione l’Italia rischia seriamente un decadentismo mai avuto perché la costituzione è frutto di diverse visioni e di grande equilibrio e a Riace era successo questo, ovvero si era trovato il giusto equilibrio fra le varie culture e dal momento in cui si cerca di dividere qualcosa di giusto automaticamente succedono i problemi.”

Durante la conferenza di presentazione della fondazione “e’ stato il vento” ha avuto modo di incontrare Mimmo Lucano?

“Lui è spesso in giro per l’Italia per raccontare il nostro modello di uguaglianza e fratellanza perché attraverso il racconto non si perde la memoria e questo è un compito importantissimo. Io qui a Riace cerco di fare quello che posso, mandare avanti le attività amministrative, rispondere al telefono e tenere accesa la luce su questo piccolo paese perché ci teniamo tantissimo e vogliamo pensare alla nostra comunità fondata sul rispetto reciproco e sull’uguaglianza del genere umano.”

Ha seguito la rivolta di alcuni sindaci contro il Dl sicurezza? Qual è la sua idea?

“Il problema è quanti sindaci effettivamente lo fanno perché ci credono davvero. Sono i fatti quelli che contano quindi ho deciso di non schierarmi e continuare a dedicarmi al mio piccolo paese. A mio parere non si tratta di disobbedienza non è perché dal momento in cui si mette in discussione la legge fondamentale dello Stato è chiaro che ci sono molte cose da rivedere a partire dal Dl sicurezza. La legge fondamentale del nostro Stato è la nostra Costituzione e se un decreto legge va in suo contrasto è giusto che si attivino i giusti canali giuridici. “