Regali di Natale: Coldiretti ci fa sapere che il 19 % degli italiani non acquisterà nulla, mentre la maggioranza delle famiglie ha definito un budget di spesa di circa 100 euro. Denaro sufficiente per portarsi a casa uno smartphone, ovvero l’oggetto che la maggior parte degli esperti sconsiglia e che negli ultimi anni l’ha fatta da padrone. 

Regalo da depotenziare perché…

La ragione per cui sarebbe meglio evitare di replicare l’acquisto dei telefoni è da ritrovarsi nell’urgenza di mettere i figli, e le famiglie, nella condizione di valorizzare la vita offline. “Secondo le statistiche lo smartphone viene regalato come dono della Prima Comunione. Se i ragazzi vengono educati all’uso bene – ha affermato Barbara Volpi, ai microfoni di Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – tra gli 11 e i 13 anni un uso maldestro può creare dipendenza, lo dice la ricerca scientifica, ragion per cui sarebbe bene arrivare anzitutto ad una educazione digitale e fino ad allora meglio depotenziarlo come regalo.”

Spiegare come usarli è importante, per genitori e figli

Regali di Natale: se proprio non riuscite a non acquistarne “è importante che decidiate come regalarli. I ragazzi vanno educati all’uso della tecnologia, la traiettoria evolutiva è importante. Gli smartphone diventano uno strumento desiderato, valido da regalare, se accompagnati ad un uso consapevole da parte delle famiglie. I ragazzi ci ringrazieranno un giorno, per aver spiegato loro quale uso farne – ha specificato la prof. Volpi – mentre diventa l’oggetto dei desideri se viene proibito.” 

Differenze nell’uso tra ragazzi e delle ragazze

Secondo la letteratura scientifica, “le ragazze sono più orientate all’uso dei social network, i ragazzi dipendono dai videogiochi. Creare degli step rispetto alle fasce d’età può rassicurare i genitori stessi – si è congedata la professoressa Barbara Volpi – come genitori bisogna essere sicuri di quello che fanno, è necessario creare una tribù digitale. Non è lo strumento a creare dipendenza, ma l’uso che se ne fa.”

 

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