La generazione Z, ovvero coloro nati tra la seconda metà degli anni ’90 e l’anno 2010, sono i nativi digitali che hanno tra gli 8 e i 20 anni. Ma qual è il loro profilo?

Sono dei trendsetter: rincorrono le mode, iperconnessi, girano le Stories su Instagram, seguono gli influencer su YouTube. Vivono con lo smartphone tra le mani, compagno di viaggio indiscusso è poi whatsapp (app di messaggistica principale). La generazione Z è nata nell’epoca di internet, della velocità di connessione e dei servizi personalizzati e digitali.

Nel rapporto di Google dedicato ai Post-Millennials, il 26% degli utenti adolescenti afferma di aspettarsi che le aziende offrano un’esperienza più personalizzata in base alle loro abitudini e preferenze di acquisto. Per la Generazione Z sarà quindi normale usufruire di una formazione universitaria integrata: online e offline, a distanza tramite piattaforma web e in aula. Non c’è da meravigliarsi, dunque, se il futuro della formazione universitaria sia proprio l’online.

Formazione Online: il futuro del sistema universitario

L’Università Niccolò Cusano è l’università online d’eccellenza per antonomasia. Con il suo sistema universitario integrato (videolezioni online e lezioni in aula a Roma) rappresenta una realtà unica nel panorama italiano.

Sfruttando le nuove tecnologie, l’Ateneo è in grado di offrire flessibilità e accessibilità allo studio in qualsiasi luogo e momento della giornata. La generazione Z potrà quindi accedere al sapere tramite smartphone, pc o tablet senza recarsi necessariamente in aula. E l’interazione con il docente viene meno? Assolutamente no! Grazie alla piattaforma e-learning, i docenti sono disponibili per video ricevimento, per lezioni in video conferenza, per assegnare esercitazioni interattive. Una realtà virtuale, dunque, che è sempre più apprezzata dai nativi digitali: da un sondaggio ad opera di Accenture, infatti è emerso che il 73% degli acquirenti della Generazione Z utilizza comandi vocali, ama i processi di interazione veloci ed è entusiasta della realtà virtuale.

Una generazione aperta alla diversità e al futuro roseo della formazione online.

 

***Articolo a cura di Michela Crisci***