Piccolissima serenata Carosone è lo spettacolo che andrà in scena, il 4 e 5 dicembre, al Teatro Vittoria, con gli Ànema e con la partecipazione di Max Paiella. “La musica di Renato racchiude swing, satira e napoletanità. Fu durante gli anni della prigionia che Carosone cominciò ad abituarsi e ad ascoltare certe sonorità”, ha raccontato Paiella su Radio Cusano Campus, a Tutto in Famiglia.

Lo spettacolo è il secondo evento speciale della stagione del Teatro Vittoria, ed è un omaggio ad uno dei più grandi autori ed interpreti della scena musicale napoletana, e italiana, del secondo novecento. “Il jazz e lo swing sono musiche popolari, nate dal popolo che abitava parti dell’America, sono sonorità che hanno influenzato tutto quello che è successo dopo. Il pop che ascoltiamo è una ripetizione di quello che abbiamo già sentito”, ha aggiunto Max.

Nella doppia veste di narratore e cantante, tra un brano e l’altro, il comico romano intesserà un breve racconto con alcuni aneddoti sulla vita del compositore partenopeo. 

Renato Carosone, breve biografia

Diplomatosi in pianoforte a soli diciassette anni nel prestigioso Conservatorio di San Pietro a Majella, Carosone si impose nel dopoguerra come uno degli artisti più amati, paragonabile alla popolarità di Domenico Modugno, con il quale condivise un grande successo discografico anche negli USA. La sua musica, le sue interpretazioni, la sua biografia sono indissolubilmente legate a Napoli, alla grande tradizione partenopea, ma le sue straordinarie qualità artistiche hanno fatto il giro del mondo, ne è recente testimonianza il successo planetario del remix di “Tu vuò fa l’americano”.

Piccolissima serenata Carosone: l’influenza della città partenopea sul personaggio…

“Carosone non poteva che essere napoletano. Napoli è un luogo di contaminazione, è una città che raccoglie e racchiude novità”, ha sottolineato il cantante in trasmissione, evidenziando la magia della località più suggestiva del Sud.

 

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