Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia e capogruppo del centrodestra in Regione Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Marcia indietro su mozione sfiducia? No, la voteremo domani. Zingaretti per salvarsi ha fatto un accordo sottobanco con due del centrodestra che hanno avuto in cambio delle poltrone. Critiche Lombardi? Anche i 5 Stelle sono attaccati allo stipendio. Zingaretti ora si occupa solo della campagna elettorale per le primarie PD, non si vede più in Regione. Sta sventolando il modello Lazio che è un disastro sotto tutti gli aspetti. Zingaretti è responsabile del disastro dei rifiuti a Roma ancora più della Raggi, perché lui sta lì da 6 anni”

Marcia indietro sulla mozione di sfiducia a Zingaretti?

“Nessuna marcia indietro, noi abbiamo presentato questa mozione che voteremo domattina perché bisogna fare chiarezza –ha affermato Parisi-. Zingaretti è stato eletto senza una maggioranza in consiglio regionale, forse avrebbe dovuto prenderne atto e mettere in comune delle scelte, almeno sui temi più importanti: la sanità è un disastro, i rifiuti sono un disastro, le infrastrutture sono bloccate. Subito dopo eletto, Zingaretti si è candidato alle primarie del PD, ora si occupa solo della campagna elettorale, non si vede più in Regione. Ha cercato prima di fare un accordo col M5S, poi rendendosi conto che i 5 stelle avevano fatto un governo con Salvini lo mettevano in difficoltà rispetto ai suoi compagni di partito e allora ha fatto un accordo sottobanco con due del centrodestra (Cavallari e Cangemi) che domani voteranno a favore della sua giunta. E’ chiaro che si tratti di un accordo hanno avuto in cambio delle nomine, delle poltrone. C’è un pezzo di Forza Italia a Latina che fa gli accordi col Pd, niente di male, io dico soltanto: basta con l’ambiguità. Il centrodestra nel Lazio ma non solo è molto confuso in questa fase per la predominanza di Salvini e per l’incapacità di Forza Italia di ricostruire una sua identità tutto quello che va nella direzione di fare chiarezza aiuta. Abbiamo rivoltato il banco per capire cosa succedeva sotto il banco, il centrodestra deve capire che così non si va da nessuna parte. Pirozzi? Sì l’ho perdonato, anche se il centrodestra unito avrebbe vinto le elezioni”

Zingaretti candidato alla segreteria PD

“Zingaretti –ha aggiunto Parisi- poteva dirlo prima del voto che voleva candidarsi alla segreteria del PD, così gli elettori avrebbero saputo che si candidava come presidente della Regione solo come trampolino per fare un’altra cosa, ma questo è un problema suo e della sua coscienza. Il problema è che lui sta portando avanti la sua campagna elettorale sventolando il modello Lazio che è un disastro, in tutti gli aspetti il Lazio è degradato, Roma è solo la punta dell’iceberg. Chi è che ha chiuso Malagrotta senza un’alternativa? Chi è che ha chiuso i termovalorizzatori di Colleferro perché ha paura di un sindaco del PD che si è sdraiato a terra per non far passare i camion? Zingaretti è responsabile del disastro dei rifiuti a Roma ancora più della Raggi, perché lui sta lì da 6 anni”.

 Per la Lombardi la mozione di sfiducia non è seria

 “Anche quelli del M5S sono attaccati allo stipendio di consiglieri regionali –ha dichiarato Parisi-. La Lombardi aveva detto che avrebbe votato la sfiducia, poi appena ha visto che c’era un po’ di titubanza nel centrodestra ha detto: no non lo votiamo, continuiamo a lavorare. Così i suoi si sono rasserenati perché avevano paura di perdere lo stipendio”.