A chi è rivolta questa prova per fare il salto in avanti verso una carriera da dirigente scolastico? A chiunque faccia parte del personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali che presenti i seguenti requisiti:

  • essere assunto con contratto a tempo indeterminato;
  • essere confermato in ruolo secondo quanto previsto dalla normativa vigente;
  • essere in possesso del diploma di laurea magistrale, specialistica oppure di laurea conseguita in base al previgente ordinamento, oppure di diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica ovvero di diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore;
  • aver effettivamente reso, nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione, un servizio di almeno cinque anni.

Come è strutturato il concorso

Esiste una prova preselettiva da dirigente scolastico composta da ben 50 quesiti a risposta multipla che sono basati sulle materie oggetto della prova scritta.

La prova scritta invece prevede cinque domande a risposta aperta di cui una in lingua straniera a scelta del candidato fra:

  • inglese;
  • francese;
  • tedesco;
    spagnolo.

Infine la prova orale consiste in un colloquio che si baserà in primo luogo sulla verifica della prova scritta.

Successivamente, verranno accertate dalla commissione le conoscenze informatiche del candidato, nonché la conoscenza di una lingua straniera.

L’anzianità

Per il riconoscimento dei dei cinque anni di anzianità, sono considerati validi:

  • i servizi effettivamente prestati anche se maturati prima dell’immissione in ruolo, purché al momento della partecipazione al concorso vi sia già stata la conferma in ruolo;
  • i servizi valutabili a tutti gli effetti come servizio di pre-ruolo nelle scuole paritarie che abbiano avuto riconoscimento con la Legge 62 del 10 marzo 2000.

Importante specifica da fare circa questo tra i requisiti per dirigente scolastico: il servizio di insegnamento si intende prestato per un anno intero se ha avuto la durata di almeno centottanta giorni o se sia stato prestato ininterrottamente dal primo febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.

Il corso dopo il concorso

Tutti i candidati che avranno superato il concorso per diventare dirigente scolastico accederanno ad un apposito corso di formazione della durata di quattro mesi.

Superato detto corso, i candidati effettueranno un tirocinio, sempre della durata di quattro mesi, al termine del quale è previsto un colloquio finale.

I candidati che supereranno anche questa fase, verranno dichiarati vincitori del concorso e verranno quindi inseriti in graduatoria. Dalla graduatoria stessa si sarà chiamati presso il Provveditorato per la comunicazione della sede della scuola dove svolgere l’incarico di dirigente scolastico.

Come fare il dirigente scolastico

E’ chiaro che, di fronte ad una selezione così importante, il gioco deve valere la candela. Cioè? Cioè è importante capire cosa fa un dirigente scolastico una volta istituito.

Inquadramento e compiti

Come sono inquadrati i dirigenti scolastici? Secondo il Miur, in ruoli di dimensione regionale. E circa i compiti dei dirigenti scolastici, citando formalmente il documento ministeriale,:

“assicurano la gestione unitaria delle istituzioni scolastiche e rappresentano legalmente l’istituzione che dirigono. Rispondono della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e umane e dei risultati deI servizio. Hanno autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane. Organizzano l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative e sono titolari titolari delle relazioni sindacali. Adottano provvedimenti di gestione delle risorse e del personale”

Competenze minori del dirigente scolastico

Oltre alle principali aree di competenza del dirigente scolastico che abbiamo testé visto, si tratta di una professione delicata perché ci si deve occupare della:

  • la qualità della formazione;
  • la collaborazione culturale, professionale, sociale ed economica del territorio;
  • l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica;
  • l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e il diritto all’apprendimento degli alunni.