“Bisogna passare dalle parole ai fatti” così il coordinatore nazionale Siap Roberto Traverso commenta la notizia dell’abbattimento del Ponte Morandi di Genova che, stando alle dichiarazioni del Sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del Ponte Marco Bucci dovrebbe avvenire il prossimo 15 dicembre. “Speriamo non ci siano interferenze e che nessuno metta i bastoni fra le ruote, come ha fatto intendere Bucci. Mi auguro che non ci sia il dolo, mi auguro che fosse riferito agli aspetti burocratici, un voler mettere le mani avanti dandosi un margine di tempo che potrebbe andare oltre la data prevista. Sembrava che a fine agosto già l’avrebbero buttato giù per cui speriamo che le previsioni del Sindaco siano vere. Noi genovesi, soprattutto chi abitava nei pressi, ce lo auguriamo con tutto il cuore. A seguito del crollo del Ponte Morandi molti poliziotti hanno subito delle ripercussioni a livello psicologico e va detto che la nostra categoria è quella più soggetta ai suicidi perché ci troviamo molto spesso in situazioni spiacevoli: pochi giorni fa c’è stato un intervento per una donna che si è lanciata dal quindicesimo piano di un palazzo ed è rimasta decapitata. Sono cose che rimangono impresse nella mente e che creano degli scompensi mentali nei poliziotti, in più manca la prevenzione su tutto quello che riguarda il supporto psicologico. Abbiamo fatto un protocollo con S.I.P.E.M, società italiana psicologia dell’emergenza che dispone di professionisti di prima qualità e che danno un supporto immediato per i poliziotti che ne hanno bisogno. Ci saranno poi degli incontri di confronto con gli operatori che si terranno a cadenze periodiche ogni anno; purtroppo tutto ciò avverrà nelle ore di servizio perché l’Amministrazione non riconosce questo tipo di attività, perché non riconducendo questo tipo di prevenzione nel Decreto Legislativo 81/08 siamo costretti a farlo fuori dall’orario di servizio. Questo protocollo partirà a Genova ma sto cercando di poterlo allargare sempre di più fino ad arrivare in tutta Italia. Il nostro obbiettivo è quello di cercare di mettere la stessa Amministrazione, cioè il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nelle condizioni di poter sensibilizzare chi ha la possibilità di poter migliorare questa situazione. Il problema è di tipo normativo perché il Decreto Legislativo 81/08 mette la polizia nelle “aree riservate”, togliendo ai poliziotti dei diritti che altri lavoratori invece hanno. Bisogna trovare la forza di uscire da questa situazione e di intervenire sulla norma. Il 15 novembre dalle 9.00 alle 13 in Via Albertazzi 3 ci sarà una tavola rotonda che è riconosciuta dal Questore di Genova come aggiornamento professionale: questa è sicuramente un’apertura e quindi un riconoscimento dalla stessa Amministrazione che ha individuato la bontà di questo progetto.”