La massima piena del fiume Reno non fa paura alle spiagge del Comune di Ravenna. Lo certifica lo studio affidato da Palazzo Merlato ad Armando Brath sulla valutazione delle conseguenze prodotte dalla piena, mediante anche la valutazione del rischio idraulico. Brath è ordinario di Costruzioni idrauliche, marittime e idrologia all’Università di Bologna.

Ad ora il Comune di Ravenna non presenta problemi di esondazioni

Ne emerge appunto “una situazione confortante”: infatti il Comune di Ravenna “alle condizioni attuali non presenta particolari problemi di esondazioni per sormonto arginale”.
Lo studio conclude l’analisi avviata da una precedente indagine dello stesso Brath, “Valutazione delle conseguenze prodotte sulla spiaggia e sulle località balneari limitrofe, dalla massima piena dei fiumi Savio, Uniti, Lamone e Torrente Bevano, mediante anche la valutazione del rischio Idraulico nei tratti oggetto di studio”. Anche questo studio aveva dato risultati analoghi.

Le due analisi, spiegano da Palazzo Merlato, sono state commissionate a partire dal fatto che nel vigente Piano regionale per l’assetto idrogeologico-Piano gestione rischio alluvioni, si evidenzia come il rischio di ingressione marina o da alluvione fluviale interessi il territorio ravennate. Da qui la decisione di “acquisire ulteriori informazioni in merito. Queste sono finalizzate a un maggiore dettaglio delle problematiche connesse alle massime piene dei fiumi presenti sul territorio comunale sulle spiagge e sulle località balneari limitrofe”.

Scopo dello studio è la salvaguardia della popolazione e dei beni presenti sul territorio dagli eventi calamitosi

Gli studi hanno appunto evidenziato che, in sostanza, le massime piene previste dagli strumenti regionali “risultano contenute all’interno degli argini esistenti nel territorio ravennate”. Comunque la situazione va “costantemente monitorata. Opere di adeguamento delle singole aste fluviali a monte del nostro territorio comporterebbero una variazione degli scenari e quindi dei risultati finali”.

I due studi vengono a far parte integrante del Piano di Protezione civile del Comune e in particolare vanno ad integrare il Piano di emergenza per il Rischio idraulico.  Obiettivo è la salvaguardia della popolazione e dei beni presenti sul territorio dagli eventi calamitosi che si possono manifestare nel territorio stesso.
Dunque, tira le somme l’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini “un tassello importante per la tutela ed il controllo del territorio”.

Fonte DIRE