Barattare i rifiuti con prodotti agroalimentari, ma soprattutto diffondere la cultura di una corretta raccolta differenziata e di un’economia circolare che cambi il volto della Sicilia.

Palermo sposa la causa ecologista di Legambiente per la raccolta differenziata

Domenica arriva a Palermo ‘100 piazze per differenziare’, l’iniziativa promossa da Legambiente nell’ambito del progetto nazionale ‘Sicilia munnizza free’, in collaborazione con il Conai. Dalle 8.30 alle 14.30, al Foro Umberto I, all’altezza del Palchetto della Musica, i volontari saranno presenti con alcuni stand insieme agli agricoltori di Coldiretti. “Sicilia munnizza free è un investimento di risorse e contatti che Legambiente ha voluto fare a livello nazionale. Un progetto iniziato lo scorso febbraio e pianificato per un anno per coinvolgere amministrazioni comunali e scuole”. Ha spiegato in conferenza stampa Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia. Secondo i dati di Legambiente, in Sicilia l’80% dei rifiuti finisce in discarica. Percentuali considerate troppo basse dagli ambientalisti, ma soprattutto lontanissime dall’obiettivo del 65% previsto per legge.

“Queste iniziative servono a sensibilizzare i cittadini – ha aggiunto Zanna -. Ad Acireale, in quasi due ore, abbiamo raccolto una tonnellata di rifiuti differenziati che equivalgono a 400 euro circa e che il Comune potrà consegnare alle piattaforme Conai. Il porta a porta non basta, bisogna incontrare i cittadini e spiegare loro come si effettua una corretta raccolta differenziata”. Domenica i palermitani potranno consegnare ai volontari di Legambiente i rifiuti differenziati e, per ogni chilogrammo, saranno assegnati dei punti: 20 per la plastica, 10 per acciaio e alluminio, 8 per cartone e cartoncino, 5 per la carta, 3 per il vetro, 1 per l’organico. In base ai punti raccolti, verranno rilasciati dei buoni da poter ‘barattare’ agli stand di Coldiretti con prodotti alimentari come pasta o conserve.

                                                                                                                                                                     Fonte DIRE