Greg Lemond il primo a stelle e strisce a raggiungere livelli mondiali

Due volte campione iridato è mancato soltanto al Giro d’Italia

 

Il Ciclismo su Strada ci riporta agli anni ’80, forse il periodo più intenso per la concorrenza e il numero di corridori di livello. Raccontiamo il primo uomo del pedale a stelle e strisce che la storia contemporanea ricordi, il californiano di Lakewood Greg Lemond.

Nato il 26 giugno 1961 Gregory James Lemond è stato uno dei ciclisti più forti degli ultimi 40 anni. Professionista dal 1981al 1994 ha vinto 3 volte il Tour de France e 2 volte un Campionato del Mondo presentandosi alla ribalta assoluta con un terzo posto dietro al nostro Giuseppe Saronni e al temibile irlandese Sean Kelly. Tutto questo il 5 settembre del 1982 a Goodwood, nei boschi del Sussex, Inghilterra.

Il primo mondiale se lo sarebbe aggiudicato nel 1983 ad Alternhein in Svizzera chiudendo la sua fatica in 7 ore 1 minuto primo e 21 secondi, davanti all’olandese Adrie van der Poel e all’Irlandese Stephen Roche, giunti al traguardo con un ritardo di 1’11” rispetto allo statunitense. In quei mondiali elvetici una medaglia se la aggiudicò anche l’Italia con il bronzo di Maria Canins nella gara in linea femminile.

Nel 1985 a Giavera del Montello (Treviso) fu di nuovo argento arrivando con lo stesso ritardo ( 3”) di Moreno Argentin, padrone di casa essendo nato a San Donà di Piave provincia di Venezia. L’oro se lo prese l’olandese Joop Zoetemelk, ormai verso la fine della carriera visto che il 3 dicembre avrebbe compiuto 39 anni. In quel mondiale l’Italia, oltre al bronzo di Argentin, si aggiudicò il bronzo nella cronometro a squadre con Bartalini, Podenzana, Poli e Vandelli. E l’Italia rosa fu d’argento nella gara in linea femminile con la “solita” Maria Canins dietro alla grandissima Jeannie Longo, francese.

Lemond non è stato un perfetto ciclista, come stile, ma era dotato di grande talento. Conquistò un solo podio, al Giro d’Italia, chiudendo al terzo posto dietro al francese Bernard Hinault e al nostro Francesco Moser.

Nel 1987 il cognato, durante una battuta di caccia in California lo colpì accidentalmente al petto; per fortuna Lemond si riprese e vinse il Tour de France davanti al compianto Laurent Fignon per soli 8” e ottenne la seconda medaglia d’oro a un mondiale davanti all’allora sovietico (ora russo) Dmitrji Konysev e all’irlandese Sean Kelly, già bronzo 5 anni prima in Inghilterra.

Oltre al Tour de France dell’89, famoso per il duello all’ultimo respiro con Fignon, il californiano arrivò in giallo agli Champs Elysées nel 1986, davanti al francese di Bretagna Bernard Hinault e allo svizzero Urs Zimmermann.

Nel 1990 precedette in classifica generale il nostro Claudio Chiappucci, autore di un grandissimo Tour, costringendo Lemond a vincere l’ultima tappa a cronometro, per poter indossare la maglia gialla ai Campi Elisi.

Nel 1994, a soli 33 anni, Greg Lemond è costretto al ritiro per problemi di salute, conseguenza dell’incidente di caccia avvenuto 7 anni prima.

Dagli anni ’90 in poi si diletta nelle corse automobilistiche statunitensi. Dopo avere gareggiato per due anni nella U.S. Formula Ford 2000, ha disputato qualche competizione di velocità turismo; e nel 2005 ha provato a disputare la Pikes Peak al con una Toyota Corolla WRC. Il tentativo si è concluso con una uscita di strada assai leggera in un fossetto a lato della strada, che è bastata, tuttavia, a eliminarlo dalla corsa. Meglio le due ruote, che le quattro, nella vita di Greg Lemond, il primo statunitense a vincere qualcosa di importante. Forse l’unico, visto poi come è stato sbugiardato Lance Armstrong…

(ha collaborato Alessandro Natali)