Lou Gehrig inarrivabile talento capace di migliori percentuali

persino rispetto al compagno di squadra più celebre, nella storia del Diamante: Ruth “Il Bambino”

 

Henry Louis Gehrig è stato un giocatore di baseball statunitense. Del suo periodo storico di certo è stato tra i più noti della Major League. E un vero e proprio simbolo della franchigia dei New York Yankees.

Lou giocò infatti tutta la sua carriera nella squadra del Bronx. L’esordio avvenne nel 1923 come battitore di riserva (pinch hitter) ma nelle prime due stagioni giocò poco, per un totale complessivo di 23 partite, e fu marginale, nel roster delle World Series vinte dagli Yankees in quella stagione.

Già nel 1925 ci fu un netto miglioramento ed infatti Gehrig ebbe la buona media in battuta di 295 per mille. E finì con 20 fuoricampo e 68 rbi, le battute valide).

L’anno dopo ci fu la consacrazione con un innalzamento della media sulla collinetta di battuta, fino al 313 per mille, con 16 homerun ossia i fuoricampo, e 112 battute considerate buone. Nelle World Series contro i Saint Louis Cardinals giocò ancora meglio ma New York perse la serie per 4-3.

Nel 1927 le sue statistiche sono mostruose: .373 in battuta, 47 homerun e 218 rbi. Quell’anno gli Yankees erano una delle squadre più forti di sempre ed avevano anche Babe Ruth, una leggenda del Diamante, che probabilmente prese un po’ il proscenio tutto per sé, oscurando un po’ Gehrig nella carriera.+

I “Murderers Row” vinsero le World Series 4-0 contro Pittsburgh. In quanto a rbi Gehrig però fu superiore anche a Ruth con 509 in tre anni consecutivi, nei campionati giocati dall’anno 1930 al 1932.

Sul piano tecnico Gehrig, battendo dopo Ruth tra l’altro, rendeva inutile per gli avversari fare andare Babe “Il Bambino”, volontariamente in base (per non subire le sue battute). In quanto anche con Lou avrebbero avuto seri problemi, in difesa. Nel 1932 fu il primo giocatore del ‘900 a battere 4 homerun in una gara (e ne sfiorò un quinto). Nel 1936 il Time scrisse che Gehrig era “il battitore numero uno del baseball”.

Se l’inizio della carriera di Lou Gehrig fu titubante, dopo i primi due anni avrebbe giocato 2130 partite consecutive, spesso anche infortunato. Tanto è stato il suo amore per l’agonismo, per la casacca dei New York Yankees, per il fatto di riuscire a fare contenti e felici i tifosi del Baseball residenti nella Grande Mela e nel suo ampio hinterland. Questo record di gare disputate durò fino al 1995, superato da Cal Ripken Junior.

Lou Gehrig è passato tristemente alla storia ed è ancora oggi noto, purtroppo, anche per la malattia, che lo fece morire nel 1941, a soli 38 anni. La malattia era un disturbo di tipo neurologico, denominata Morbo dì Gehrig appunto. Rimane, a distanza di tantissimi anni, anche un po’ di mistero sulla veridicità di questa diagnosi perché il corpo fu subito cremato. Questo perché Lou Gehrig non aveva figli e non aveva più moglie, essendo morto dopo di lei.

Se giri per New York nei ritrovi specializzati nell’argomentare il Baseball, ti spiegano e ti dicono che Lou Gehrig era saldo, nel cuore dei nonni e dei trisavoli, degli zii ancora oggi in vita oltre gli 80 anni, perché raramente un atleta ha vinto quanto lui: ben 6 World Series (1927, 1928, 1932, 1936, 1937, 1938). E per due volte venne nominato, dalla stampa specifica della disciplina del Baseball, MVP ovvero Most Valuable Player, miglior giocatore. Accade la prima volta nel 1927, la seconda nel 1936.