Il Pedone Rosso,metafora per affrontare il tema dell’integrazione tra ragazzi con e senza disabilità e che, attraverso le leggi che regolano il mondo degli scacchi, mette in scena la discriminazione umana, sarà in scena al Teatro Argentina, dall’1 al 3 giugno. La regia è di Roberto Gandini, intervenuto a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus.

I diversi e i cambiamenti

“Le discriminazioni sono sempre esistite, oggi più che in passato”, ha affermato Gandini. “L’ideale sarebbe che i nostri spettatori uscissero con un pò di rabbia e che innescassero un cambiamento. Il diverso, che si tratti di uno straniero o di un anziano, crea difficoltà perché impone un cambiamento. Chiede che vengano riviste e modificate alcune regole, diventiamo cattivi perché ci costa fatica rinegoziare le regole di tutti i giorni. Concepire un mondo che accolga le diversità penso sia una regola buona per tutti, prima o poi potrebbe capitare anche a noi.”

La vita va a finire sempre bene?

Il Pedone Rosso è uno spettacolo consigliato ai genitori per ricordarsi che la vita non va a finire sempre bene. “Secondo quello che apprendiamo attraverso le fiabe o dal cinema hollywoodiano le storie sono a lieto fine, e finché siamo bambini, va bene abituarci all’ottimismo in questo modo. Crescendo un genitore deve capire che il proprio percorso può andare a buon fine soltanto se c’è impegno, e faticando”, ha osservato Gandini. 

Il Teatro di Roma, da sempre sensibile alle problematiche inerenti la disabilità, attraverso il Laboratorio Piero Gabrielli vuole contribuire alla realizzazione di una comunità accogliente ed inclusiva nella quale chiunque possa realizzare esperienze di crescita individuale e culturale. L’iniziativa si rivolge a ragazzi con e senza disabilità con l’obiettivo di creare uno spazio in cui le “differenze possano convivere e diventare una ricchezza” attraverso un reale inserimento sia didattico-educativo che relazionale. L’intento è dunque quello di stimolare proprio attraverso l’interazione e la rappresentazione della recita un dibattito tra gli studenti delle scuole superiori per comprendere quale sia la reale percezione che i ragazzi hanno della disabilità e della diversità e come si rapportano ad essa. Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli è un’attività promossa, finanziata e organizzata da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e dal Teatro di Roma; è un progetto che dalla sua nascita a oggi ha coinvolto 277.672 ragazzi di cui 83.940, 3.819 docenti e 770 teatranti. Il Laboratorio Gabrielli è una realtà che dal 1995 fa scuola sul tema dell’inclusione attraverso il teatro ed è stata fra le prime esperienze italiane nell’ambito del teatro sociale.

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