Asili nel bosco: è una realtà che in Italia cresce sempre di più. Aprirà prossimamente, una nuova sede della scuola Dadà, ad esempio, nei pressi di Lecco, ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus, con la fondatrice Anna Podestà che ha affermato: “Abbiamo ritenuto utile proporre un progetto educativo, legato alla natura, a pochi km da Lecco. La nuova struttura, oltre a campi da calcio, basket, è situata in una villa bellissima, del 1900, che ci accoglierà con la sua poesia, unendo tradizione e innovazione. Con gli asili nel bosco, i bambini vengono educati alla libertà, e possono riscoprire il vero legame col nostro pianeta e fare scelte più rispettose anche nei confronti dell’ambiente.”

Se le cose andranno bene…

“E’ fondamentale aprire strutture che possano integrarsi col territorio”, ha aggiunto Podestà. “Unire la qualità dell’aria pulita, col contesto del bosco, o del lago, fa bene. Se il nuovo progetto andrà bene ci spingeremo sulle rive del mare, dove il clima aiuta nello stare all’aperto. In generale, è necessario ribadire che il bosco, i torrenti, i fiumi, ci permettono di fare un lavoro diverso con gli alunni.”

Asili nel bosco vs strutture pubbliche

“Gli asili nel bosco sono una realtà a se stante, rispetto agli statali dove non possono essere garantite delle cose. Noi diamo valore al bambino come protagonista attivo. Ultimamente, molto sta cambiando anche nella scuola pubblica, dove ci sono insegnanti attenti all’innovazione. Sono favorevole al confronto e all’apertura, o a convenzioni, tra le due realtà”, ha sottolineato Anna Podestà. 

Asili nel bosco: quali sono i vostri punti di forza?

“Con noi è possibile evitare spiacevoli episodi di burnout; siamo attenti alla cucina, proponendo anche menù biologici; siamo aperti ad attività a bambini esterni, ne accogliamo quanti più possibile. La scuola pubblica è oberata, non ce la fa a sopportare la grandissima richiesta, per questo secondo me le scuole private, come Dadà, dovranno convenzionarsi con le pubbliche”, ha fatto notare la fondatrice della scuola Dadà.

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