Con circa 5 kg per abitante di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, i Raee, raccolti ogni anno, “l’Italia rimane fanalino di coda in Europa”.

In Italia il tasso di ritorni dei Raee è stato, nel 2017, solo del 36%

Infatti,  Francia, Germania, Regno Unito, Irlanda, Austria e Belgio si posizionano tra oltre gli 8 kg mentre Svizzera e Norvegia arrivano addirittura a 15 kg. Questi alcuni dei dati emersi durante l’evento per il decennale di Ecodom, il principale consorzio di gestione dei Raee operante in Italia. Per il nostro Paese la strada e’ ancora lunga.

Il tasso di ritorno dei Raee  nel 2017 e’ stato del 36%, molto lontano dagli obiettivi fissati dall’Unione europea. “Considerando che l’Ue ha fissato il target al 65% dell’immesso sul mercato per il 2019, e’ importante che lo Stato Italiano inizi a cercare attivamente i flussi di Raee nascosti. I quali sono gestiti al di fuori del controllo dei sistemi collettivi.” Così interviene Giorgio Arienti, direttore generale Ecodom.

“È inoltre indispensabile  che nel 2018 venga approvato il decreto sulla qualita’ del trattamento dei Raee.”

“Sono necessarie attività investigative sui flussi legali dirai, cui faccio seguito all’applicazione di sanzioni amministrative e penali commisurata all’entità sia dei profitti illeciti sia dei danni ambientali e sociali provocati”. È inoltre “indispensabile- aggiunge Arienti- che nel 2018 venga approvato il decreto sulla qualita’ del trattamento dei Raee. Inoltre l’iter di recepimento delle direttive comunitarie contenute nel pacchetto Economia circolare dev’essere l’occasione per semplificare e rendere piu’ praticabile la normativa italiana sui rifiuti”.

Siamo in forte ritardo con l’Ue anche sui Raee, quindi, ma ci sono anche numeri confortanti. Infatti in 10 anni Ecodom ha gestito 765.000 tonnellate di elettrodomestici dismessi, riciclando 668.000 tonnellate di materie prime seconde. Da queste sono state ricavate 460.000 tonnellate di ferro, pari a oltre mille treni Frecciarossa. Il corretto trattamento di questa tipologia di rifiuti ha poi permesso di risparmiare 880 milioni di kiloWattora di energia elettrica. Questo ha permesso di evitare l’emissione in atmosfera di 7 milioni di tonnellate di anidride carbonica, come la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco esteso quanto la Liguria.

                                                                                                                                                              Fonte DIRE