La sua storia è stata portata alla luce da La Stampa.  Benito Rimini è una matricola decisamente particolare. 92 anni da compiere tra qualche mese, ha l’entusiasmo e la voglia di fare bene, si è iscritto all’università e vuole partire col piede giusto. 

“MI SONO SVEGLIATO ALLE 4.30 PER RIPASSARE”

“I primi due esami, Storia greca e Antropologia culturale, erano nella stessa mattina. Mi sono svegliato alle 4,30 per ripassare”. Alla fine Benito ha preso due 30. E si è abituato anche al fatto che il mitico libretto di carta, quello su cui i  professori scrivevano il voto a fine esame, non esiste più.  Ne ha già completati due, di libretti così. E ora, a 91 anni e 4 mesi, ha cominciato il percorso che lo porterà alla terza laurea. Una triennale in Filosofia e comunicazione. “Vivo a Biella e non posso frequentare le lezioni – spiega – ma l’università mi ha appena affiancato un tutor, una studentessa di Biella come me, che mi aiuterà con le dispense e la comunicazione con i professori. Per ora ho già cominciato a preparare l’esame che dovrò sostenere a giugno. Storia della filosofia antica, con due colonne come la Politica e l’Etica Nicomachea di Aristotele. “Li studierò con piacere, anche se non ho più la memoria di quando ho preso la seconda laurea”.

 UNA VITA TRA STUDIO E LAVORO

Una vita divisa tra lo studio da commercialista e la cattedra di economia aziendale negli istituti tecnici di Biella, Vercelli e Novara, Rimini si laurea per la prima volta a 27 anni, in Economia, a Perugia, la città in cui è nato. La seconda laurea arriva dopo i 60 anni: Sociologia, all’università di Urbino. “Accompagnavo mio figlio, e a vedere quei corridoi e quelle aule mi è venuta voglia di tornare a studiare”. Il figlio dopo qualche esame cambia corso di studi, lui conquista la sua seconda pergamena. La terza laurea? “Un anno fa è mancata mia moglie, avevo bisogno di riempire il tempo”. Ecco allora la filosofia, interesse di sempre. Insaziabile, come quello di tutti gli autodidatti.Già, perché a Benito Rimini intraprendenza e inclinazione allo studio non sono mai mancate. “Nel mio paese, finite le elementari, esisteva solo il primo anno di avviamento professionale. Terminato quello sono arrivato al diploma studiando da solo”. In mezzo la partenza come volontario per il fronte.

L’AMORE PER LA FILOSOFIA

“Ho scoperto e studiato la filosofia da solo. Ho letto di tutto, da Parmenide a Kant, da Cartesio a Heidegger, che è la mia grande passione. La tesi vorrei incentrarla su di lui, sul suo concetto di  vivere per la morte. E se lo scopo di questo studente disciplinato è quello di tenersi occupato, la sua giornata è presto detta: ” Mi sveglio alle 7,  faccio un po’ di ginnastica, colazione e giornali. Poi studio dalle 9 fino a ora di pranzo”.  Poi il tg, il pranzo, una mano al nipote per i compiti di matematica e ancora studio, fino a cena. “Dopo cena studio solo la settimana prima degli esami”. E se la vista non è più quella di una volta, Rimini non si lascia abbattere: “Per leggere, quando serve, mi aiuto con una lente. Quello che mi preme è non avere alcun trattamento di riguardo dai professori, io agli esami ci voglio arrivare come un qualsiasi ventenne”. Matricola Benito Rimini, classe 1926, entusiasmo da vendere.