Oscar Tabarez El Maestro per l’Uruguay e buona parte del continente americano

Ha portato la Celeste alla conquista della Coppa America

 

La nostra vetrina di Sport internazionale oggi si accende con la figura di Oscar Washington Tabarez Silva, ex giocatore di Calcio e allenatore apprezzato in tutto il Centro e il Sudamerica.

Nato a Montevideo, Uruguay, il 3 marzo del 1947, è l’attuale tecnico della squadra nazionale del suo paese. Non è applicabile, con lui, l’antico detto “Nemo propheta in patria”, perché viene chiamato “El Maestro”. E non solo per il fatto che nel recente passato abbia lavorato da insegnante.

Da tecnico inizia il percorso a inizio degli anni ’80, alla guida del Bella Vista, e della nazionale dell’Uruguay Under 20. Nei club allena il Danubio, i Montevideo Wanderers e il Peñarol, compagine di valore con la quale, nel 1987, arriva alla Copa Libertadores, la Coppa dei Campioni americana.

Tabarez arriva alla Nazionale maggiore per due anni, proprio in occasione dei Mondiali giocati in casa nostra, ma è l’Italia, a eliminare l’Uruguay agli ottavi di finale.

Nel 1991 è chiamato da un prestigiosissimo sodalizio argentino di fama internazionale, il Boca Juniors. E lui ripaga la fiducia dei gialloblù portandoli al successo nel Torneo di Apertura del 1992-93, dopo un grandioso 2° posto che risaliva alla stagione precedente.

Nel 1994 il pubblico italiano lo conosce perché prende il Cagliari, che arriva 9°, lo stesso piazzamento che sarebbe costato, nel capoluogo di provincia sardo, il posto a un certo Trapattoni.

Nell’estate 1996 Tabarez prende il Milan che lascia dopo sole 11 giornate per la sconfitta di Piacenza per 3 a 2 riconsegnando i rossoneri ad Arrigo Sacchi.

Fortune alterne, come l’Oviedo, che con lui retrocede in Seconda Divisione nel 1997-98. Oppure nel 1999-2000 quando torna a Cagliari, ma raccoglie un pareggio in 4 partite con 3 sconfitte.

Oscar Tabarez El Maestro ha ancora tanta voglia di mettersi in discussione. Lo fa in Argentina, quando dal 2000 al 2002 allena il Velez Sarsfield poi torna al Boca Juniors.

Nel 2006 ridiventa il Commissario Tecnico dell’Urugay. E’ il secondo uruguaiano a partecipare a due campionati del mondo. In precedenza lo stesso l’aveva fatto una leggenda, Juan Lopez Fontana. Fu lui, a vincere in rimonta, nel 1950, in casa del Brasile, al Maracanà, il 2° mondiale vinto dalla “Celeste“. Il primo, l’Uruguay, l’aveva vinto davanti al suo pubblico nel 1930.

Fontana avrebbe guidato l’Uruguay nel 1954.

Nel 2010 Tabarez in Sudafrica raccoglie il 1° posto nel girone di qualificazione, con 7 punti davanti a Messico e Sudafrica 4, e a una Francia arrivata con l’inganno, cacciata fuori dalla competizione con un solo punto.

L’Uruguay elimina la Corea del Sud negli ottavi di finale, il Ghana ai rigori, nei quarti. Ma esce in semifinale per merito dell’Olanda che aveva a sua volta sbattuto la porta in faccia al Brasile di Dunga, alla vigilia la squadra favorita.

La finale per il 3° posto è stata il remake di quella del 1970, quando la Germania la vinse per 1-0, stavolta per 3-2. L’Uruguay ottiene un quarto posto che mancava da 40 anni.

Ma la rivincita Tabarez e l’Uruguay la ottengono il 24 luglio 2011, finale della Coppa America: l’Uruguay supera il Paraguay per 3-0. Una nazione è in delirio, 16 anni dopo l’ultimo trionfo. Questa volta ottenuto senza essere la formazione favorita.

Prima di vincere la Coppa America, nel mese di gennaio, il 2, vince il premio di Commissario Tecnico dell’Anno relativamente a quanto fatto fino a quel momento: prende 200 punti, davanti allo spagnolo Vicente Del Bosque, 186, e Joachim Low, 169 preferenze.

In Brasile nel 2014 la Celeste elimina l’Italia nella terza e decisiva partita del girone a quattro squadre. Ma cede subito, al primo confronto diretto, perché la Colombia vince 2-0.

E anche l’anno dopo, nel 2015, in Coppa America, il Cile padrone di casa batte l’Uruguay ai quati di finale.

Il 25 marzo del 2016 Tabarez supera, per l’area americana, le presenze in Nazionale di Fracisco Maturana, arrivando a 47 partite da CT.

Nel luglio 2016 il mondo del Calcio è in apprensione per Oscar Tabarez: gli viene diagnosticata la sindrome di Guillain-Barré. Arrivano attestati di fraterna amicizia dappertutto, al suo indirizzo e al suo telefono. Ma poi i medici approfondiscono annunciando una problematica sempre neuropatica, ma di tenore differente.

A oggi l’ex tecnico di Boca Juniors, Milan e Cagliari è il quinto allenatore in assoluto per presenze in Coppa America, 26 partite in 5 edizioni.