Bambini e denaro: Orizzonti TV, la prima web tv dedicata all’educazione finanziaria, ha promosso una ricerca dedicata all’educazione finanziaria, con l’obiettivo di indagare sul rapporto che i bambini hanno col denaro. I risultati sono positivi, “i soldi non fanno la felicità” è l’esito dell’indagine. Ne abbiamo parlato con Alessandro Ceccarelli che ha raccontato le ragioni per cui hanno scelto di indagare sull’argomento e sull’importanza del tema, in previsione delle opportunità future.

Il progetto: perché? Come?

“I bambini si relazionano col denaro già durante gli anni della scuola primaria, coi soldi vivono un’esperienza di scambio: sono un pretesto per ottenere qualcosa, per questo emerge che non sono determinanti ai fini della felicità. Il progetto è inserito tra quelli promossi nelle scuole. I bambini hanno dialogato con animatori, pedagogisti, ricercatori universitari e si è cerca di parlare di risparmio, presente e futuro. L’idea era quella di trattare il tema del denaro con un approccio nuovo”, ha affermato Ceccarelli. “Avremmo potuto spiegare loro cos’è una carta di credito, un conto corrente, invece abbiamo scelto una strategia diversa.”

 

Il futuro finanziario

Imparare a gestire i soldi significa occuparsi del proprio futuro in relazione a come sta cambiando il sistema contributivo. “Questi vanno via via definendosi in tutti i paesi del mondo e il cambiamento consiste nel versare una quota durante gli anni del lavoro e un’altra parte del denaro viene versata dal dipendente, che deve occuparsi in prima persona del proprio futuro. Con la pensione pubblica non sarà possibile mantenere un buon tenore di vita”, ha aggiunto Ceccarelli.

Una nuova legge sull’educazione finanziaria

Sono molto buoni gli impulsi che arrivano “dal governo. Da quest’anno c’è una nuova legge sull’educazione finanziaria che ci allinea ad altri paesi del mondo. C’è una cabina di regia con un comitato nazionale, su questo tema, capitanata da grandi esperti, questo darà grande slancio e impulso ad attività come quella che abbiamo portato avanti. Le responsabilità oggi ricadono sui singoli, come non era mai successo in passato.”

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