Neve, freddo e influenza. Il Prof. Fabrizio Pregliasco (Virologo e Sovrintendente sanitario Istituto Galeazzi di Milano) è intervenuto a ‘Genetica Oggi’, trasmissione condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

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L’alimentazione è importante in questo periodo dell’anno in cui le temperature sono molto basse?

Sicuramente l’alimentazione non ci protegge dal freddo. Di certo  aiuta nella quota energetica necessaria a mantenere l’equilibrio termico. L’alcol in eccesso non va bene, perché da una sensazione di calore limitata nel tempo e causa una vasodilatazione al livello periferico, facilitando i geloni. Intensificare le proteine può dare energie di cui il nostro organismo necessita per attivare il metabolismo e mantenere la temperatura corporea.

Basse temperature e influenza sono strettamente correlati?

Il freddo e soprattutto quelle situazioni a cui ci esponiamo allo sbalzo termico, quando usciamo di casa o scendiamo dalla macchina, sono momenti critici per le nostre vie respiratorie e il nostro organismo. Un continuo rinnovamento del muco, che riveste tutte le vie aeree rimane bloccato nel suo flusso perché le ciglia vibratili presenti nelle vie respiratorie rimangono paralizzate.
E’ un meccanismo di riduzione di quella barriera che riveste le vie aeree favorendo i virus influenzali.

Da questo punto di vista, la Vitamina C aiuta?

E’ riconosciuta alla Vitamina C un’attività antiossidante e di facilitazione e riduzione dell’infiammazione. Nel passato si era molto enfatizzata, ma oggi è giusto mitigarla perché non può considerarsi la panacea di tutti i mali. Ulteriore soluzione possono essere i kiwi.