Zurbriggen il più completo atleta

d’ogni tempo: ha vinto in tutte le discipline

 

Pirmin Zurbriggen è stato il più grande campione dello Sci Alpino d’ogni tempo, persino capace di superare il grandissimo svedese Ingemar Stenmark. Lo svizzero è stato di sicuro il più completo.

Nato a Saas-Almagell il 4 febbraio del 1963 è uno dei cinque atleti capaci di vincere almeno una gara nelle cinque specialità dello Sci.

Capitano e migliore rappresentante dello scuola svizzera, ha conquistato un oro olimpico, 4 volte dominatore dei Campionati iridati vincendo anche 4 volte la classifica generale di Coppa del Mondo e per 7 quella delle singole specialità.

Si fa notare per la prima volta oltre i confini della neutrale nazione elvetica quando è Juniores, e diventa Campione d’Europa nella Discesa Libera: siamo nel 1980, a Madonna di Campiglio.

Il primo piazzamento in Coppa del Mondo tra i grandi lo ottiene a soli 18 anni, il 4 gennaio 1981, quando giunge 5° nella combinata, cioè Slalom e SuperGigante, a Ebnat-Kappel. Il primo podio e il primo successo arrivano a Wengen un anno dopo, nel gennaio 1982.

Nella stagione seguente si impone all’attenzione del mondo intero vincendo due volte con altri quattro piazzamenti in Coppa del Mondo, chiusa da sesto della classe. Ma il primato mondiale in Coppa arriva nel 1984 quando supera di ben 26 punti la leggenda dello Sci, Stenmark.

E’ l’anno delle Olimpiadi Invernali, a Sarajevo, il 1984. Zurbriggen giunge 4° in Discesa Libera a 10 centesimi di secondo dal 3° posto, senza arrivare al traguardo nello Slalom Gigante e nello Speciale.

Le conferme arrivano anche nel 1985 quando vince 6 volte con altri 2 piazzamenti sul podio, nonostante nella pericolosa Discesa Libera dello Streif di Bitzbuhel, la più insidiosa del pianeta, si rompa un menisco.

A parte la riparazione del ginocchio, quell’anno Pirmin è il terzo sciatore alpino nella storia a vincere in tutte le specialità di Coppa del Mondo dopo Killy e Duvillard.

Lo svizzero avrebbe vinto il primo SuperGigante nello Sci moderno, appena istituito. Ma la stagione 1984-85 vide primeggiare l’astro e la stella del grande lussemburghese Marc Girardelli, che gli sta davanti per 18 punti sia nello Slalom Gigante, sia nella Classifica Generale.

Zurbriggen non si butta giù e compie due capolavori ai Mondiali di Bormio, quell’anno: è medaglia d’oro nella Discesa Libera e nella Combinata, e d’Argento nello Slalom Gigante.

La migliore stagione l’elvetico è il 1987-88 quando impone 149 punti di distacco a Girardelli e vince il celebre trofeo di cristallo della classifica generale, quella di Discesa Libera, con 20 punti in più del connazionale Peter Muller, e addirittura quella di SuperGigante, con 20 punti ancora su Girardelli. Su 15 piazzamenti è primo 11 volte, numeri da vero fenomeno, per tenacia, talento e costanza di rendimento.

Ma il 1987 ricorda la grande stagione dello svizzero che conquista i Mondiali di Crans Montana nel SuperG e nello Slalom Gigante, e il secondo posto in Libera e nella Combinata. Meglio di lui nessun altro, nella storia dello Sci Alpino.

Nel 1988-89 Zurbriggen vince ancora la Coppa del Mondo generale davanti al nostro Alberto Tomba di soli 19 punti, la classifica di Discesa Libera precedendo Michael Mair di 18 lunghezze. E riuscendo a imporsi nella graduatoria assoluta del SuperGigante davanti al tedesco dell’Ovest Wasmeier di un sol punto. Tanto equilibrio non si registrava nelle competizioni alpine dalla fine degli anni ’70. Adesso il circo bianco è ambito dai tantissimi sponsor che intendono farne un appuntamento di livello planetario, facendo conoscere lo Sci Alpino a tutto il mondo.

E questo è il viatico per arrivare a Calgary 1988, XV Giochi Olimpici Invernali. Ma qui Zurbriggen, forse arrivato col fiato corto, vince il solo oro nella Discesa Libera, dove tecnica, coraggio e incoscienza lo mettono davanti a tutti, oltre a fargli ottenere un bronzo nello slalom gigante, e altri piazzamenti non distanti nelle ulteriori discipline praticate. Ma la prova dello slalom gigante vide Pirmin provato dall’incidente occorso al medico della Nazionale d’Austria, Jorg Oberhammer, che perse la vita mentre lo svizzero risaliva il percorso per la seconda manche.

L’ultimo mondiale cui partecipò Zurbriggen fu quello del 1988 a Vail, in Colorado: fu 2° nel SuperG e 3° nello Slalom Gigante, oltre al 4° posto della Combinata e al 15° nella Discesa Libera. Lo svizzero si è rifatto nella Coppa del Mondo di SuperG vincendola di 11 punti sullo svedese Lars-Borje Eriksson. Mentre la classifica generale sorride a Girardelli di 98 punti davanti a Pirmin.

La chiusura della carriera agonistica avviene nel migliore dei modi. Stagione 1989-90, era il periodo, per intenderci, nel calcio, del Milan d’Oro di Arrigo Sacchi, che conquistava due coppe dei Campioni in altrettante annate. Zurbriggen vince la quarta Coppa del Mondo generale con 123 punti su Furuseth, e la Coppa di SuperG superando di 17 punti Gunther Mader, grande talento austriaco. E non è finita qui: Pirmin vince anche la classifica di Combinata.

In tutto il fratello maggiore di Heidi noncé padre di Elia, anche loro sciatori di elevato tasso tecnico, ha ottenuto 83 piazzamenti in Coppa del Mondo: 40 volte, 26 secondi posti e 17 volte è stato terzo.

Complessivamente Zurbriggen ha vinto 1 oro olimpico e un bronzo a Calgary nel 1988, 4 ori ai Campionati del Mondo, 4 argenti e 1 bronzo, oltre a un oro europeo da Juniores.

Quando si è ritirato è stato un imprenditore in qualità di albergatore in due posti, nel paese in cui è nato, Saas-Almagell e a Zermatt. Ma ha svolto anche il ruolo di allenatore con gli atleti della nazionale svizzera impegnati nella Discesa Libera.