Alternanza scuola – lavoro: dilagano le polemiche sul progetto e il malcontento dei docenti e degli studenti. Nonostante l’iniziativa rappresenti una prima, significativa, mossa da parte della scuola verso il mondo del lavoro, le critiche non tardano ad arrivare. Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus, col senatore Gianpiero Della Zuanna, del PD che ha subito affermato: “Sono state avanzate critiche, amplificate dai telegiornali, da persone che non hanno alcuna esperienza positiva individuale nelle aziende, ma non sono le uniche. Altri ritengono che l’iniziativa sia una perdita di tempo rispetto all’acquisizione di competenze da parte dei ragazzi. Sappiamo, però, anche di aziende soddisfatte e imprenditori contenti di avere giovani in azienda.”

Giudizi prematuri sull’iniziativa

Il senatore Della Zuanna, alla luce, di quanto appreso sul progetto di alternanza scuola – lavoro ha aggiunto che per i ragazzi è un modo per conoscere meglio il mondo esterno, mentre per coloro che si sono già cimentati in giudizi affrettati non è possibile criticare una iniziativa avviata soltanto sei mesi fa. “L’alternanza funziona se viene preparata bene, esiste da tempo. Per migliorare lo stato delle cose sarebbe bene farla in modo diverso da come richiede la legge”, ha sottolineato Gianpiero Della Zuanna.

 

Metà dei liceali non arriva alla laurea

E’ necessario stabilire dei rapporti diretti con imprese e associazioni di imprese, “avere feedback continui con loro, così da bloccare rapporti che non funzionano ed enfatizzare quelli proficui e funzionanti. Per la scuola è impossibile star dietro ai cambiamenti del mondo del lavoro, quindi è necessario conoscere le dinamiche delle aziende per i nostri giovani e magari sperare di essere assunti alla fine del percorso di studi. Non dimentichiamo che metà degli studenti alla laurea non arriva”, ha aggiunto Della Zuanna.

Anche Roberto, uno degli studenti dell’Istituto Paolo Toscanelli di Ostia, si è espresso in prima persona sul progetto di alternanza scuola – lavoro e ha giudicato l’esperienza come “molto gratificante, soprattutto al momento della messa in onda delle trasmissioni. Col lavoro svolto con voi, è possibile conoscere i problemi sociali del nostro tempo. E’ un lavoro che aiuta a capire il momento che viviamo.” Sul suo futuro personale, invece, Roberto ha fatto sapere che molto probabilmente non continuerà gli studi. Al termine del percorso scolastico al Toscanelli probabilmente andrà a lavorare.

 

 

 

 

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