Caracalla IV Dimensione. Marina Piranomonte (Responsabile delle Terme di Caracalla) è intervenuta a “Siamo ciò che paghiamo” trasmissione condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus.

CARACALLA IV DIMENSIONE

E’ un lavoro durato un anno intero, ma dentro ci sono 30 anni di studio delle Terme di Caracalla. Ne abbiamo potuto dare una forma chiarissima e semplice a tutti coloro che le vogliono vedere. L’effetto è quello di entrare in una sala delle Terme di Caracalla com’è adesso, nudo scheletro, per poi mettersi il visore e vedere mosaici, statue, colonne, tetti come erano veramente.

Lo strumento utilizzato è lo stesso che ha riportato la Domus Aurea ai cittadino romani?

E’ diverso perché lì ci si siede rivedendo una ricostruzione meravigliosa e virtuale, mentre qui si cammina per le varie sale. C’è una maggiore interazione perché la persona passeggia per le Terme.

Vedere molte persone per me sarà una grande soddisfazione perché la cultura non può rimanere retaggio di pochi, ma deve essere estesa a tutti quanti. La realtà virtuale è una grandissima opportunità per la conoscenza. Non si tratta di un banale videogioco, ma dietro c’è tanta cultura.

Abbiamo riportato i marmi, le statue del Museo Archeologico di Napoli nelle sale da dove vengono. Oltre a marmi e decorazioni, è possibile rivedere anche statue nella loro posizione originaria.

Che emozione ha provato la prima volta che ha visto le Terme di Caracalla con il visore?

Sono rimasta stupefatta, soprattutto vedendo il “Toro Farnese” perché, sebbene stia a Napoli è tornato nel posto da cui è stato prelevato nel 1545.

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